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All’asta il “Waterloo Bridge, effet de brume” di Monet: si parte da 28 milioni di euro

Di Redazione |

Va all’asta una celebre veduta del pittore francese Claude Monet (1840-1926), maestro dell’impressionismo: "Il ponte di Waterloo, effetto nebbia" (1904) sarà uno dei pezzi forti della vendita di Christiès a Londra il 28 giugno, con una stima di partenza di 24 milioni di sterline (28 milioni di euro). Raffigurante il Tamigi sotto un’effervescente foschia solare, il quadro fa parte della monumentale serie di Monet intitolata "Vues du Londres" (Vedute di Londra), che celebra il carattere unico di Londra, la sua architettura e la sua atmosfera mutevole. 

In questa serie l’artista si concentra sui giochi di luce che attraversano il Tamigi con tre soggetti principali: Charing Cross Bridge, il palazzo del Parlamento e il ponte di Waterloo. In contrasto con la vivace modernità dei dipinti di Charing Cross e la solenne imponenza delle composizioni del Parlamento, le vedute di Monet del ponte di Waterloo si presentano come pure meditazioni sul colore, la luce e l’atmosfera, catturando in modo evocativo il carattere mutevole del famoso ponte in condizioni atmosferiche diverse e in momenti diversi della giornata. 

Il dipinto che va all’incanto è stato visto per l’ultima volta all’asta nel 1939. E’ stato nella stessa collezione di famiglia da quando venne acquisito da Arde Bulova, presidente della Bulova Watch Company nel 1951. Precedentemente era stato nelle collezioni di Paul Durand-Ruel, Adolph Lewisohn e del D.P. Allen Memorial Art Museum presso l’Oberlin College in Ohio. 

La vendita del 28 giugno di "Waterloo Bridge, effet de brume" segue l’eccezionale prezzo raggiunto per "Le Parlement, soleil couchant" della collezione di Anne H. Bass, venduto per 75,9 milioni di dollari lo scorso 12 maggio a New York, stabilendo un record per un dipinto delle "Vues du Londres" di Monet. Dei 41 quadri del ponte di Waterloo dipinti da Monet, 26 si trovano in istituzioni pubbliche, tra cui il National Museum of Western Art di Tokyo, la Bührle Foundation di Zurigo, l’Art Institute di Chicago, la National Gallery of Art di Washington e il Kunstmuseum di Berna. "Waterloo Bridge, effet de brume" viene messo all’asta dopo un prestito a lungo termine al Kunstmuseum di Basilea.  In "Waterloo Bridge, effet de brume", Monet registra una veduta mattutina, scegliendo i momenti in cui la luce brillante del sole nascente si infrange tra gli strati di foschia e nebbia, inviando increspati raggi di sole dorati nel cielo e sulla superficie dell’acqua. Il dipinto testimonia l’impatto significativo della Gran Bretagna sugli artisti internazionali, evidenziando il dialogo culturale tra Londra e Parigi nel canone storico dell’arte. Raffigurando il ponte di fronte a sé, con le sue arcate ritmiche che coprono l’intera larghezza della tela, Monet permette alla struttura di diventare il fulcro della composizione, conferendole un solido senso di monumentalità in mezzo agli elementi altrimenti impalpabili della scena. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA