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Sotheby's

Quadro di Rothko venduto all’asta per oltre 80 milioni di dollari

Di Redazione |

Nella guerra dei Macklowe ha vinto Sotheby's: ieri, nel salone principale della casa d’aste newyorchese, sono passati di mano 35 tra dipinti e sculture per 676 milioni di dollari, oltre il massimo della stima di partenza. Ed è poco più della metà dell’arte messa in vendita dalla ex coppia protagonista di uno dei più bellicosi divorzi nella storia di New York: altri 30 opere andranno all’incanto in maggio.   Tutto a causa della salomonica decisione di un magistrato: lo spietato costruttore Harry Macklowe e la moglie Linda, dopo aver battagliato per quasi 60 anni di matrimonio, non riuscivano a mettersi d’accorso su cosa fare della raccolta accumulata nel corso della burrascosa unione: Linda avrebbe voluto disfarsene pezzo a pezzo, Harry aveva messo il veto. Coi due litiganti che non concordavano neanche sulla valutazione delle opere, la giudice Laura Drager aveva tagliato la testa al toro ordinando di mettere all’asta i Warhol, Rothko, Twombly, Pollock e Giacometti della collezione e dividere gli incassi a metà.   L’asta di ieri è stato il primo, riuscito test per l’arte blue-chip dopo la pandemia: tutti i lotti sono stati venduti a un prezzo medio di 19,3 milioni di dollari. Mai Sotheby's aveva venduto a tanto una singola collezione e la raccolta Macklowe si avvia a battere a maggio il record precedente stabilito da Christiès tre anni fa quando l’eredità di Peggy e David Rockefeller fu aggiudicata per 832 milioni di dollari in una serie di serate.   Entrambi gli ex sposi hanno partecipato all’evento: «Sono molti felice», ha detto Harry ai reporter, mentre Linda, che ha assistito da un box privato, non ha voluto fare dichiarazioni. L'80 per cento delle opere erano state vendute prima dell’inizio dell’asta: ecco perchè il «Naso» di Alberto Giacometti è passato in pochi minuti per 78,4 milioni nelle mani di un compratore asiatico. Volerà in Asia anche il Marc Rothko (n. 7) pagato 82,5 milioni.   Non tutti i finali da però orchestrati in anticipo: è stata lunga la battaglia per un Pollock (Number 17 del 1951) chiusa a 61,6 milioni di dollari, un nuovo record per l’artista, mentre cinque clienti si sono scontrati sopra un austero Agnes Martin (Untitled #44 ) stimato 6-8 milioni e venduto per 17,7 milioni, un altro record.   Arrivati senza successo a un passo dalle nozze di diamante quando lui aveva perso la testa per una francese di 18 anni più giovane, Linda e Harry Macklowe si erano sposati giovanissimi: lui aveva vent'anni, lei uno di più. Oggi l’ultraottantenne Harry è uno dei costruttori più temuti di Manhattan – suoi sono i nuovi grattacieli Park 432 e One Wall Street – ma all’epoca del matrimonio nè lui nè lei erano particolarmente ricchi. «Avevano però la passione per l’arte e da subito cominciarono ad acquistare opere che adesso valgono una fortuna, mettendo assieme una collezione di fama mondiale», aveva scritto la giudice notando che «anche se la raccolta è intestata a lei, l'arte è proprietà coniugale».   

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