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A rischio un milione di posti per il blocco crediti fiscali casa

Convegno a Milano. Ciocca, 'manifesto con interrogazione a Ue'

Di Redazione |

MILANO, 05 MAG – L’eliminazione della cedibilità e della frazionabilità del credito di imposta, deciso dal governo Draghi, mette a rischio circa un milione di posti di lavoro nel solo settore dell’edilizia dove potrebbe determinarsi un miliardo di costo solo per la Naspi, la disoccupazione, e altrettanto per i contributi mancati. E’ quanto emerso, fra l’altro, in un convegno sul tema “Diritti degli Stati ad utilizzare i crediti fiscali quale strumento di politica economica” al Palazzo delle Stelline di Milano. Problemi analoghi sono stati sottolineati anche nell’efficientamento energetico, richiesto dall’Unione Europea e che potrebbe costare anche 50-60 mila euro per ogni proprietario di casa “cosa impossibile senza l’accesso al credito”, e per il recupero di aree industriali dismesse. All’incontro hanno preso parte, fra gli altri, gli ingegneri Alfonso Scarano, analista finanziario indipendente (“il credito fiscale ha determinato chiaramente l’aumento del Pil e dell’extragettito fiscale”), e Domenico Passarella, vice presidente dell’Associazione Esodati 110, e l’europarlamentare Angelo Ciocca che il prossimo 1 giugno a Bruxelles sarà “portavoce delle istanze dell’associazione, così come dei tanti imprenditori, singoli cittadini e lavoratori”. “Proporremo – ha detto – un manifesto condiviso d’intenti che dal Parlamento europeo arriverà anche in Commissione europea attraverso una mia interrogazione”. “Al momento – ha aggiunto – i privati cittadini non possono permettersi di sostenere da soli i lavori di ristrutturazione richiesti, calcolati in 400 miliardi di euro in dieci anni. Non è immaginabile una situazione in cui i proprietari privati o le aziende debbano pagare di tasca propria tutti i lavori oltre a tutti i sacrifici che stanno già affrontando in seguito all’aumento dell’inflazione e del rincaro dei prezzi”.

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