ROMA
Almaviva, terzo Natale senza lavoro
(di Maria Chiara Furlò) ROMA, 27 DIC – Sono trascorsi due anni da quando, proprio a ridosso delle feste, si consumò il più grande licenziamento collettivo italiano degli ultimi 25 anni. Da quel 22 dicembre 2016, però, non molto è cambiato nella vita della maggior parte dei 1.666 ex lavoratori del call center Almaviva di Roma. In tanti, infatti, hanno appena passato il loro terzo Natale senza lavoro. “Siamo in grossa difficoltà, nessuno ci segue più, nessuno ci ricorda più, nessuno ci vuole materialmente più”. Si sfoga così Vincenzo Pellegrini, che non è ancora riuscito a trovare lavoro e vive con la Naspi (l’indennità di disoccupazione), ma anche questa tra pochi mesi scadrà definitivamente. Vincenzo fa parte di quei lavoratori che hanno aderito sin da subito al piano di ricollocazione lanciato dall’Anpal e della Regione Lazio. Un progetto partito a meno di due mesi dal licenziamento collettivo con bonus occupazionali, incentivi all’auto-imprenditoria, assegno di ricollocazione e interventi di politica attiva.