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Bce, ‘l’euro digitale può funzionare’

Conclusi i test sui prototipi, ha partecipato anche Nexi

Di Redazione |

MILANO, 26 MAG – L’Euro digitale può funzionare. E’ quanto emerge al termine del test che la Banca centrale europea ha condotto tra luglio 2022 e febbraio 2023 e di cui ora pubblica i risultati. “Esiste un pool sufficientemente ampio di fornitori europei in grado di sviluppare soluzioni di euro digitale” conclude la Bce dopo la sua ricerca di mercato e “sono disponibili diversi tipi di opzioni di progettazione architettonica e tecnologica per costruire una soluzione tecnica per un euro digitale”. La Bce ha condotto anche un esercizio di prototipazione su come potrebbe essere il pagamento con un euro digitale per diversi casi d’uso (l’italiana Nexi è stata una delle cinque aziende fornitrici, in particolare per i pagamenti presso il punto vendita) e un sistema di regolamento progettato e sviluppato dall’Eurosistema (prototipo di back-end). I test hanno concluso che “è possibile integrare agevolmente un euro digitale nel panorama dei pagamenti esistente, lasciando comunque spazio al mercato per l’utilizzo di funzionalità e tecnologie innovative durante la distribuzione di un euro digitale. I risultati confermano inoltre che un euro digitale potrebbe, in linea di principio, funzionare online e offline utilizzando diversi design tecnici”. Il nodo da sciogliere è la tempistica: “Rimane la questione se una soluzione offline che soddisfi i requisiti dell’Eurosistema e raggiunga la scala necessaria possa essere fornita a breve e medio termine con la tecnologia esistente” si legge nella sintesi della ricerca. Bisognerà aspettare l’autunno per sapere se la Bce procederà con una fase preparatoria per sviluppare e testare l’euro digitale e, anche in questo caso, precisa la Bce, “ciò non significa necessariamente che emetterà un euro digitale” ma “il Consiglio direttivo prenderà una decisione dedicata sull’opportunità di emettere un euro digitale in una fase successiva”.

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