Borsa: Europa a più velocità, bene le banche, giù il greggio

Di Redazione / 11 Aprile 2022

MILANO, 11 APR – Proseguono a velocità diverse le
principali Borse europee a metà seduta, nel 47/o giorno di
guerra in Ucraina, mentre i future Usa sono negativi, in attesa
dell’apertura dei mercati, che guardano ai dati sull’inflazione
in uscita domani e stimata in ulteriore rialzo, oltre che a una
serie di interventi di membri della Fed, tra oggi e domani. I
rendimenti dei Treasury a 10 anni intanto sono volati ai livelli
del 2019. I dati sui prezzi al consumo e alla produzione in Cina
a marzo hanno confermato l’inflazione crescente. Tra le Piazze
europee la migliore resta Parigi (+0,8%), dopo il primo turno
delle elezioni presidenziali. Seguono Madrid (0,1%) e Milano
(+0,05%), dove lo spread Btp-Bund ha girato nuovamente in
discesa, verso 161 punti e rendimento al 2,395%. In rosso
Francoforte (.0,3%) e Londra (-0,2%), che ha registrato il
rallentamento della crescita del Pil a febbraio. Meno mosso
rispetto a inizio seduta l’oro (+0,04%), sceso a 1.957 dollari
l’oncia. Continua la discesa il greggio (wti -3,8%) a 94,4
dollari al barile e col brent a 99,3 dollari. Sostanzialmente
stabile il cambio euro dollaro, con la moneta unica scambiata a
1,090 biglietti verdi.
L’indice d’area del Vecchio continente, Stoxx 600, cede quasi
lo 0,2%. In rialzo molte banche, con un picco per SocGen (+7%),
dopo la vendita di attività in Russia a un fondo locale, e forti
guadagni ad esempio di Bank of Ireland (+4,1%) e Bnp Paribas
(+3,5%), con eccezioni come Banco Bpm (-4,6%), che ritraccia
dopo il rally di venerdì con l’entrata di Credit Agricole nel
capitale. Vanno in ordine sparso le auto, con rialzi, come per
Stellantis (+0,7%) e Volvo (+1,1%), e ribassi, come per Mercedes
(-0,7%). Giù il lusso, da Moncler .3,3%) a Hermes (-1,7%) e Lvmh
(-0,8%), con nuove paure per la crescita del Covid in Cina, dove
il calo tocca anche l’informatica. Male le utility.
Nell’industria spiccano i le compagnie aeree, da Iag (+1,2%) a
easyJet (+3,2%). In ordine sparso i petroliferi, con rialzi,
come per Total (+3,1%), e ribassi, come per Aker (-0,5%) e
Equinor (-0,6%).

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