Borsa: Europa cede, Milano -1%, volano petrolio e gas

Di Redazione / 02 Marzo 2022

MILANO, 02 MAR – Sono deboli le Borse europee. Dopo
una schiarita arrivata dai futures di Wall Street, che sono
passati per poco in lieve rialzo all’indomani del calo segnato
dai americani e trasmesso a quelli asiatici, le piazze di
Francoforte, Parigi e Milano cedono rispettivamente l’1,22%,
l’1,1% e lo 0,99% col ritorno in calo dei future Usa. Resta bene
intonata solo Londra (+0,56%) l’unica già in crescita in
apertura.
Più che sui mercati azionari e sugli obbligazionari, dove
lo spread Btp Bund risale leggermente a 153,56 punti e il
rendimento del decennale italiano all’1,5%, le tensioni e i
timori scatenati dalla guerra della Russia in Ucraina si
riflettono sulle materie prime. In attesa della riunione
dell’Opec+, cui aderisce anche la Russia, che nelle attese
potrebbe confermare i 400.000 barili di produzione a giorno in
più anche nel mese di aprile, a New York il Wti ha superato i
110 dollari al barile (un barile è pari 159 litri) ai massimi
dal 2013 e ora è trattato a 109,3 dollari (+5,7%) e a Londra il
Brent resta oltre tale soglia (+5,8% a 111 euro ). A spingere i
prezzi ha contribuito l’allarme sulla sicurezza della fornitura
di energia a livello globale lanciato dall’International Energy
Agency che ha parlato di situazione “molto seria”.
Le sanzioni contro Mosca, dove la Borsa resta ancora chiusa
mentre il rublo si indebolisce sul dollaro (servono 115,7 in
cambio di un biglietto verde), fanno volare il gas europeo a 184
euro al megawattora (+51% ad Amsterdam).
La guerra in un granaio d’Europa come è l’Ucraina spinge anche
le quotazioni del frumento alla Borsa di Chicago oltre i 10
dollari (+7,6%) e volano ai massimi dal 2013 anche i future sul
mais (+3%)

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