Borsa: giù Milano (-4,1%), con banche e auto, tonfo di Tim

Di Redazione / 01 Marzo 2022

MILANO, 01 MAR – Giornata molto pesante a Piazza
Affari (-4,1%), come per la maggioranza delle altre principali
Borse europee, al sesto giorno di guerra in Ucraina. Il Ftse Mib
è sceso a 24.363 punti, sempre più distante dalla soglia
psicologica dei 25.000 punti e tornando ai valori di febbraio
2020. Nel listino principale i tonfi più vistosi sono di Moncler
(-9,1%) nel lusso, dopo i conti brillanti del 2021 diffusi la
settimana scorsa, e di Tim (-9,05%), alla vigilia del Cda, con i
conti 2021 attesi in rosso, a 0,34 euro, vicino al minimo di
0,31 euro di inizio novembre prima che Kkr mettesse sul tavolo
la proposta di un’opa a 0,505 euro per azione. Molto male le
banche, da Mediobanca (-7,8%) a Intesa (-7,7%) Bper (-7,4%) e
Unicredit (-6,9%). Il conflitto intanto ha fatto scendere ancora
i rendimenti del titoli di Stato europei, con l’allontanarsi al
2023 della stretta sui tassi. Il rendimento del decennale
italiano ha terminato la seduta all’1,400% e il Bund tedesco è
passato in negativo, tornando così a collocarsi a pieno tra i
beni rifugio e chiudendo a -0076%. Ancora in forte discesa il
differenziale tra Btp e Bund, a 147,6 punti.
Forte perdita tra le auto per Stellantis (-6,9%), che ha
presentato il piano strategico, meno per Ferrari (-1,7%). Giù
Iveco (-7,1%), tra i componenti Pirelli (-6,9%). Male Enel
(-6,4%), Poste (-4%). Unici titoli in positivo del listino
principale Eni (+3%), col greggio che vola (wti +8,6%) a 105
dollari al barile a sera, col brent a 106,3 dollari, Terna
(+1,8%) tra le utility, e Leonardo (+1,4%), favorita dalla
decisione dell’Ue di inviare armi in Ucraina e finanziarne il
riarmo.

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