Borsa Milano cede con Unicredit e Pirelli, corre Leonardo

Di Redazione / 24 Febbraio 2022

MILANO, 24 FEB – Milano cade, al pari della altre
Borse, con l’invasione russa in Ucraina. L’indice principale, il
Ftse Mib, lascia sul terreno il 4,15% a 24.877 punti, al di
sotto della sogliadei 25.000 punti, e torna sui valori di luglio
2020. La perdita pesante, che fa di Piazza Affari la maglia nera
d’Europa, è tuttavia lontana dai maggiori cali registrati dalla
Borsa di Milano, che il 3 marzo 2020 con l’esplodere del covid
aveva lasciato sul terreno il 16,9%. Per il Ftse All Share la
caduta è del 4,05% pari a una capitalizzazione bruciata
sull’intero listino di oltre 30 miliardi.
A sprofondare sono in primis le banche a partire da Unicredit,
la più esposta in Russia (-13,49%), seguita da un’azienda
parimenti presente a Mosca, Pirelli (-10,4%). L’altra grande
banca italiana, Intesa, cede il 7,96%, poco meno peggio di Banco
Bpm (-8,19%) e dei titoli del risparmio gestito: Mediolanum
(-8,5%) e Banca Generali (-8,63%) risentono del cambio di
direzione dei mercati. Tutto questo malgrado lo spread abbia
tenuto. I timori sono piuttosto che le sanzioni allo studio
prevedano il bando dalla Russia dal sistema dei pagamenti
internazionali Swift anche se su questo punto l’Europa è divisa.
I venti di guerra spingono invece Leonardo (+4,34%) attiva nella
difesa, il farmaceutico Diasorin (+2,47%), Amplifon (+1,97%) e
Saipem (+1,85%), quest’ultimo non tanto grazie alle quotazioni
del greggio bensì ai risultati meno drammatici delle attese.

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