Borsa: Milano debole con Europa, male Stellantis e Unicredit

Di Redazione / 26 Aprile 2022

MILANO, 26 APR – Una giornata calma si è conclusa
con una consistente corrente di vendite per i mercati azionari
europei anche sulle ipotesi di stop della fornitura del gas
dalla Russia alla Polonia, con conseguente aumento del prezzo
del metano, e la progressiva debolezza della prima parte di
seduta di Wall street.
In questo contesto, l’indice Ftse Mib ha chiuso in ribasso dello
0,95% a 23.681 punti, l’Ftse All share in calo dello 0,97% a
quota 25.917.
Peggio hanno fatto Madrid (-1,5% finale) e Francoforte (-1,2%),
con Parigi e Amsterdam che hanno invece contenuto le perdite e
hanno ceduto mezzo punto percentuale. In tenuta Londra, che ha
concluso la giornata di qualche frazione sopra la parità
rispetto alla vigilia.
Lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni è rimasto piatto a
quota 174 punti base, con un calo del rendimento del prodotto
del Tesoro al 2,55%. Sui mercati è stata improvvisa nel secondo
pomeriggio l’accelerazione del prezzo del gas, schizzato fino a
107 euro al megawattora, con un aumento massimo del 17% sulle
ipotesi di uno stop o comunque di un rallentamento delle
forniture dalla Russia verso la Polonia.
Il gas sul listino di riferimento di Amsterdam ha poi provato ad
assestarsi attorno a quota 100 euro, ma ormai le vendite erano
partite. In Piazza Affari i titoli più pesanti tra i principali
sono stati così Unicredit, che ha perso il 3,2% anche su un
taglio del prezzo obiettivo da parte di Barclays, e Stellantis,
che ha ceduto il 3,1% finale.
Male anche Diasorin (-2,6%), Exor e Pirelli (-2,5%), con Banca
Generali e Nexi che hanno ceduto il 2,3% finale. Calme Tim
(-0,7%) e Generali (-0,3%), con Iveco che ha concluso con il
contenuto rialzo dello 0,8% dopo aver corso su rialzi superiori
al 6% sulla pubblicazione dei conti del primo trimestre. In
aumento finale dell’1,1% Prysmian, con Tenaris che ha ben
sfruttato la ripartenza del gas ed è stato nettamente il
migliore gruppo nel paniere a elevata capitalizzazione della
Borsa milanese, segnando una crescita finale del 3,5% a 14 euro.

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