Borsa: Milano tiene insieme a Europa, bene Eni con petrolio

Di Redazione / 21 Marzo 2022

MILANO, 21 MAR – Prima giornata della settimana in
leggera crescita per la Borsa di Milano che, come gli altri
listini europei, sembra a guardare soprattutto agli sviluppi del
conflitto in Ucraina e alle scelte delle banche centrali a
partire dalla Fed: l’indice Ftse Mib ha concluso in aumento
dello 0,30% a 24.294 punti, l’Ftse All share in rialzo dello
0,25% a quota 26.563.
Nel Vecchio continente Londra ha senato un rialzo finale dello
0,4%, con Amsterdam in aumento dello 0,2%. In calo dello 0,5%
sia la Borsa di Parigi sia quella di Francoforte, con Madrid
negativa dello 0,2%. La tensione si è però concentrata sui
titoli di Stato europei, che hanno chiuso la giornata con una
fiammata per i tassi di interesse: il rendimento del Btp
italiano a 10 anni ha concluso al 2%, il livello più alto da
fine aprile 2020, con lo spread tra il prodotto del Tesoro e il
Bund tedesco cresciuto a quota 154 punti base.
L’inizio del discorso del presidente della Fed Powell ovviamente
ha pesato mentre non ha potuto influire sui titoli azionari, che
hanno concluso la seduta pochi minuti prima dell’avvio del suo
intervento. Così in Piazza Affari ha corso soprattutto Tenaris
(+6% finale a 13,4 euro) sulla forza del prezzo del petrolio,
che potrebbe essere il ‘diriver’ dei mercati nel prossimo
periodo, con Eni che è salita del 2,8% a 13 euro. Più cauto il
gas, che in Europa si è mosso in ribasso per tutta la giornata
sotto quota 100 euro al Megawattora.
Molto bene a Milano anche Cnh (+4,4%), con Leonardo in aumento
di quasi tre punti percentuali. Per contro vendite su Diasorin
(-4%), con Mediobanca e Iveco che hanno ceduto oltre due punti
percentuali. Fuori dal listino principale, dopo l’Opas lanciata
sulla controllata spagnola, in recupero Mfe-Mediaset categoria A
dell’1,2%, mentre le azioni B con 10 diritti di voto sono scese
dell’1,1%. In rialzo dell’1,5% a 4,52 euro l’oggetto
dell’offerta Medisaet Espana.

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