Camilli (Unindustria), alla politica industriale serve coraggio

Di Redazione / 28 Aprile 2022

ROMA, 28 APR – “Anche sulla politica industriale
sono mancate scelte coraggiose”, avverte il presidente di
Unindustria, Angelo Camilli, nella sua relazione all’assemblea
dell’associazione di Confindustria degli industriali del Lazio.
Ora, dice alla platea di imprenditori, al Teatro dell’Opera di
Roma, alla presenza anche del Presidente della Repubblica,
Sergio Mattarella, “dobbiamo lavorare insieme al Governo, per
una politica industriale lungimirante, capace di irrobustire il
sistema economico e produttivo per reagire velocemente a nuove
crisi e riposizionarsi nei nuovi equilibri”. La ripresa
post-Covid, evidenzia, “già prima dello scoppio della guerra, ci
aveva messo davanti a due fragilità trasversali del nostro
Sistema Paese: la politica energetica e quella industriale”.
Per il leader degli industriali del Lazio “i cambiamenti in atto
impongono anche di utilizzare approcci diversi nel confronto con
le organizzazioni sindacali.
Le persone, oggi, vedono il proprio potere d’acquisto indebolito
dall’inflazione e chiedono adeguamenti dei salari. Ma
intervenire solo su aumenti retributivi può significare un
collasso per le aziende di diversi settori”, avverte: “Ecco
allora che bisogna procedere seriamente ad una significativa
detassazione degli incrementi salariali di secondo livello e ad
un robusto taglio del cuneo fiscale.
Solo così gli aumenti per i lavoratori sarebbero sostenibili”.
“Siamo inoltre d’accordo sulla necessità di modificare lo schema
degli ammortizzatori sociali in chiave universale ed
assicurativa, fondandolo sulla natura condizionale delle
prestazioni”, aggiunge. E “sulle politiche del lavoro si deve
avere la volontà concreta di passare da un sistema centrato
sulla cassa integrazione ad un altro che punta sulla
ricollocazione, garantendo orientamento, formazione e servizi in
una collaborazione virtuosa e coordinata tra pubblico e privato,
Stato e Regioni”.

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