Camusso a Crocetta: «Aspettative deluse» E sulla Tecnis: «Prima tutelare il lavoro»

Di Redazione / 24 Febbraio 2016

“Credo che al momento dell’insediamento di Rosario Crocetta vi fossero delle grandi speranze in questa regione, che si sarebbe affrontato il tema del lavoro, della qualità dello sviluppo di questa regione. Non mi pare che le risposte siano all’altezza di questa aspettativa”.

Lo ha detto la segretaria della Cgil, Susanna Camusso, presentando a Catania la “Carta dei diritti del lavoro” rispondendo ai giornalisti a Catania che le hanno chiesto una valutazione sul governatore della Sicilia.

“Il messaggio non può essere, non deve mai essere, quello che il lavoro c’è se c’è la criminalità e si perde invece quando interviene la giustizia – ha aggiunto – Lo Stato deve fare quello che abbiamo tante volte invocato con la nostra legge – ha aggiunto la leader della Cgil – io riattivo il lavoro, che peraltro ha avuto una prima approvazione da parte del Parlamento nel disegno di legge che deve essere varato. Bisogna avere delle norme che permettono di distinguere le responsabilità in particolare le infiltrazioni della criminalità organizzata dal destino di quelle aziende attraverso delle procedure che – ha osservato Susanna Camusso – non siano quelle oggi in atto, che spesso portano a perdere le aziende”

“Non c’è una separazione tra il tema della lotta alla disoccupazione e la creazione di investimenti e la qualità del lavoro che ne deve corrispondere – ha detto ancora la segretaria della Cgil, Susanna Camusso, – Carta dei diritti del lavoro perché – ha aggiunto Camusso – nel momento in cui si pensa che il problema sia il lavoro purché sia, il lavoro senza diritti. In realtà siamo entrati nella spirale recessiva, come dimostrano tutti gli anni che abbiamo alle spalle. Anche per investire sull’avere un lavoro serve avere un buon lavoro – ha concluso la segretaria della Cgil – perché altrimenti cambiano i connotati dello sviluppo nel nostro Paese”.

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