Caro carburante: blocchi porti sardi, varco merci deperibili

Di Redazione / 18 Marzo 2022

CAGLIARI, 18 MAR – Quinto giorno di protesta in
Sardegna degli autotrasportatori contro il caro gasolio.
Rallentamenti nelle operazioni di uscita dei mezzi dai porti
dell’isola. “Ma – assicurano i camionisti – le merci deperibili
passano tranquillamente per evitare disagi soprattutto ad
agricoltori e allevatori”.
E se la mobilitazione prosegue a Cagliari e Olbia – dove però la
Polizia stradale, in coordinamento con la Capitaneria di Porto,
sta scortando le motrici con i semirimorchi refrigerati dli
prodotti freschi facendoli uscire dal porto – a Porto Torres,
secondo quanto si apprende, sono state liberate le banchine sia
al molo Asi del porto industriale sia al porto commerciale dopo
un incontro con il prefetto e con il presidente del consiglio
regionale sardo Michele Pais. Via il presidio anche da Chilivani
(Sassari), da dove però domani partirà un corteo di trattori e
camion verso Orosei.
Nel frattempo gare di solidarietà e aiuti anche da Cagliari:
ieri mattina il titolare cagliaritano di un’azienda di
autotrasporti ha portato le paste per tutti. Ma, anche con
l’aiuto del movimento pastori, continuano ad arrivare nei
presidi generi alimentari per continuare la battaglia. Non c’è
aria di smobilitazione: la protesta – hanno annunciato gli
autotrasportatori presenti ancora ai blocchi – andrà avanti
almeno sino al 31 marzo.
Nel frattempo alcune merci iniziano a scarseggiare nei market di
tutta l’Isola e alcune aziende della filiera agroalimentare, ma
non solo, si preparano allo stop per la mancanza di materie
prime. Senza lo sblocco migliaia di posti di lavoro, come ha
spiegato ieri Confindustria, sarebbero a rischio. Allarme
lanciato anche da Copagri che ha fatto un appello alla
responsabilità chiamando in causa la ministra dell’Interno.

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