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Caro voli Sicilia, dietrofront del governo: eliminato il tetto massimo alle tariffe

L'esecutivo di Giorgia Meloni ha riscritto la norma sui costi dei biglietti aerei dando maggior potere all'Antitrust

Di Alfredo Zermo |

Passo indietro del governo sul decreto che aveva introdotto delle norme contro il caro-voli da e per Sicilia e Sardegna. L’esecutivo di Giorgia Meloni ha infatti riscritto la norma. In un emendamento al dl asset il governo elimina il tetto ai prezzi (200% del costo medio) e per limitare l’utilizzo degli algoritmi affida poteri all’Antitrust che verificherà l’eventuale iniquità del prezzo della compagnia aerea, in base ai principi di abuso di posizione dominante e di intesa restrittiva della concorrenza.

Le condotte praticate sulle rotte per le isole, il periodo di picco di domanda stagionale e i prezzi superiori del 200% della tariffa media del volo – è scritto nella relazione tecnica – sono considerati circostanze e indizi dei quali l’Autorità può tener conto.

Ai fini dell’avvio del procedimento – si legge nell’emendamento-, l’Autorità può tener conto della circostanza che le condotte di cui al comma 1 sono: praticate su rotte nazionali di collegamento con le isole; durante un periodo di picco di domanda legata alla stagionalità o in concomitanza di uno stato di emergenza nazionale; conducono a un prezzo di vendita del biglietto o dei servizi accessori, nell’ultima settimana antecedente il volo, superiore alla tariffa media del volo di oltre il 200 percento”.

L’istruttoria

Ma non solo. L’Antitrust può intervenire anche attraverso un’istruttoria sulla modalità di profilazione degli utenti attraverso gli algoritmi per determinare una tariffa. Per le rotte – praticate su tratti nazionali di collegamento con le isole e durante un periodo di picco di domanda legata alla stagionalità o in concomitanza di uno stato di emergenza nazionale – “è vietato l’utilizzo di procedure automatizzate di determinazione delle tariffe basate su attività di profilazione web dell’utente o sulla tipologia dei dispositivi elettronici utilizzati per le prenotazioni, quando esso comporta un pregiudizio al comportamento economico dell’utente”.

Inoltre, con l’emendamento del Governo, si incrementa la trasparenza e la conoscibilità dei criteri utilizzati dagli aeroporti per la concessione di sussidi allo sviluppo di rotte, attribuendo nuovi poteri di monitoraggio all’Autorità di regolazione dei Trasporti.

Lo scontro con Ryanair

In pratica il governo sembra aver ceduto alle pressioni di Ryanair che aveva già annunciato il taglio di diverse rotte su Sicilia e Sardegna a causa del decreto sul caro voli. Contro Ryanair ha ingaggiato una vera e propria battaglia il presidente della Regione siciliana Renato Schifani, secondo cui la compagnia low cost «con i suoi prezzi assurdi, danneggia i siciliani e chi vuole raggiungere la nostra terra».

«Siamo certi che il governo nazionale terrà il punto, facendo lo propria parte. Anche noi faremo di tutto perché nuovi vettori possano raggiungere la Sicilia» aveva detto Schifani replicando alle dichiarazioni dell’amministratore delegato di Ryanair, Michael O’Leary che aveva annunciato il taglio del 10% nei collegamenti con l’Isola.

Ma invece è arrivato il passo indietro del governo rispetto ai tetti massimi per le tariffe aeree, con l’esecutivo che sembra aver mostrato poco coraggio anche rispetto a quelle che erano le premesse di partenza.

La precisazione di Urso

«Abbiamo proposto una revisione di quella normativa (sul tetto al cosiddetto caro voli, ndr) perché qualcuno aveva erroneamente interpretato come un tetto alla tariffa. Ma non è così. E nei miglioramenti fatti in tre diverse direzioni abbiamo dato più poteri alle autorità Antitrust e a quella dei Trasporti per creare condizioni di mercato più competive e traspaenti e per tutelare al meglio gli utenti. In questo modo l’obiettivo della tutela dei cittadini è maggiormente efficace». L’ha detto il ministro delle Imprese, Adolfo Urso a margine di un convegno sulla semplificazione normativa in corso a Roma.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA