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Ciocca, credito fiscale europeo comune per obblighi Ue

'O a rischio un milione di posti di lavoro solo nell'edilizia'

Di Redazione |

MILANO, 01 GIU – “Al fine di ottemperare alle imposizioni europee, è necessario alimentare l’architettura economica del credito d’imposta tramite un credito fiscale europeo comune. Serve, ora più che mai, che l’Europa metta in campo risorse dedicate per finanziare tale processo agevolandone lo scambio all’interno del mercato unico, mettendo a terra, laddove più servono, quelle risorse che potrebbero rimettere in moto l’economia dell’Eurozona”. Queste le principali richieste avanzate stamane dall’europarlamentare pavese della Lega, Angelo Ciocca, all’evento da lui organizzato al Parlamento europeo dal titolo “Diritto degli Stati ad utilizzare i crediti fiscali quale strumento di politica economica” tramite una interrogazione alla Commissione europea e la presentazione di un manifesto comune. “Se l’Europa chiede nuovi sacrifici allora metta in campo gli strumenti necessari per poter far fronte alle numerose imposizioni green richieste, non ultimo l’efficientemente del 75% del patrimonio immobiliare italiano, senza che gli investimenti fatti con il credito di imposta rientrino nel patto di stabilità – afferma l’esponente politico -. Non è pensabile che i costi, calcolati in 400 miliardi in dieci anni, siano a solo carico di aziende e cittadini, oggi già in difficolta per via dell’aumento generale dei prezzi e dell’inflazione galoppante. A rischio, senza un aiuto concreto da parte della Commissione europea, ci sarebbero un milione di posti di lavoro nel solo settore edilizio. Serve fare presto”. All’incontro hanno preso parte, oltre all’Associazione Esodati 110, anche parti sociali, economisti e gli eurodeputati della Lega Elena Lizzi, Alessandra Basso e Paola Ghidoni, che “si sono uniti al grido di allarme di tanti imprenditori, cittadini e lavoratori”.

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