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Così l’Irsap diventa un’agenzia di sviluppo grazie alle Zes: la Regione spiega la riforma

L’assessore regionale alle Attività produttive Mimmo Turano ha illustrato la legge da poco varata dall’Ars

Di Redazione |

«Con questa riforma, cui abbiamo lavorato in modo paziente e certosino con il contributo di tutte le forze politiche in Commissione e in Aula, abbiamo eliminato le storture della legge e semplificato la gestione delle aree industriali nell’ottica della trasparenza e delle esigenze del tessuto produttivo». Così l’assessore regionale alle Attività produttive Mimmo Turano nel corso della conferenza stampa in assessorato per spiegare punto per punto la legge di riforma dell’Istituto regionale per lo sviluppo delle attività produttive da poco varata dall’Assemblea regionale.

«L'Irsap diventa un’agenzia di sviluppo, un ente in house della Regione con una governance snella e flessibile, in grado di attrarre investimenti e gestire fondi nazionali e comunitari per lo sviluppo e la riqualificazione delle aree industriali in cui ricadono le due Zes siciliane – ha detto l’assessore – due delle 76 Zes presenti in Europa che sono motivo di orgoglio per il governo Musumeci; grazie alla semplificazione e al credito di imposta, esteso ai macchinari e agli immobili, le zone economiche speciali faranno da volano a nuovi investimenti e insediamenti. La riforma, fra le altre cose, prevede che l’ente possa ampliare le aree industriali disponibili al di fuori dei confini, fino ad un massimo del 10 per cento, per attrarre gli investimenti di grandi gruppi nell’isola, come Intel e non solo». ù

«Fondamentale è stato apportare correttivi alla legge istitutiva 8/2012, modificando la composizione del cda dell’Istituto, che si traduce anche in una riduzione notevole in termini di costi per l’ente, – ha aggiunto il commissario ad acta Irsap, Giovanni Perino – con l’abolizione della «Consulta delle attività produttive» composta da 20 membri che ha determinato in questi anni uno stallo di funzionamento avendo potere di veto e ruolo di centralità per il cda che adesso sarà composto da cinque membri, di cui tre nominati dalla Regione e due rappresentativi delle associazioni di categoria». Secondo la nuova legge, le strade e le opere del servizio idrico integrato vanno consegnati ai Comuni competenti territorialmente e alle Autorità d’ambito competenti.

«Ad oggi l’80 dei finanziamenti del Patto per il Sud sono stati spesi, le opere sono appaltate e completate, per il restante 20 per cento attendiamo i decreti di finanziamento da parte del Dipartimento pari a circa 10 mln, per 5 progetti, di cui un’opera a Trapani e quattro ad Agrigento, in fase iniziale invece gli interventi nell’agglomerato di Caltanissetta – ha spiegato il direttore generale dell’Irsap, ingegnere Gaetano Collura – Nell’ambito delle opere dell’Accordo di Programma di Termini Imerese, invece, sono stati consegnati i lavori di urbanizzazione. Eseguiti i decreti di finanziamento per i progetti che interessano la realizzazione del sistema di fibre ottiche (per un importo di 10 mln euro) e della strada di collegamento al porto di Termini (2,5 mln); l’appalto è previsto all’inizio dell’anno prossimo»COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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