Dazi Usa, i Paesi del Brics: «Serie preoccupazioni per l’escalation del protezionismo»
Emerge dall’ultima bozza della dichiarazione finale della riunione dei leader che si apre oggi a Rio de Janeiro
I Paesi del Brics esprimono «serie preoccupazioni» per l’escalation del protezionismo e delle misure commerciali unilaterali», in riferimento alla guerra dei dazi scatenata da Donald Trump. Emerge dall’ultima bozza della dichiarazione finale della riunione dei leader che si apre oggi a Rio de Janeiro, su cui è stato trovato un accordo dai negoziatori, e ottenuta da Cnn Brasil.
«Esprimiamo serie preoccupazioni per l’aumento delle misure tariffarie e non tariffarie unilaterali che distorcono il commercio e sono incompatibili con le regole dell’Organizzazione mondiale del commercio (Omc)», si legge in un passaggio del documento. Sebbene non vi sia alcuna menzione diretta degli Stati Uniti, le persone coinvolte nei negoziati sul comunicato, affermano che l’obiettivo è Trump.
Inoltre, ci sono riferimenti al protezionismo «con il pretesto di ragioni ambientali», che si riferisce alle misure adottate in passato dall’Unione europea contro i prodotti agroalimentari brasiliani. La legge anti-deforestazione dell’Ue, che dovrebbe entrare in vigore all’inizio del 2026, colpisce un elenco di prodotti che vanno dalla carne e dalla soia prodotte in Brasile all’olio di palma indonesiano.
Il Brics conta a oggi dieci membri: i fondatori, nel 2009, ovvero Brasile, Russia, India e Cina con l'aggiunta di Sudafrica (2010), Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, Iran (2024), Indonesia (2025).