Esportazioni, il Sud vola (+10,5%) ma la Sicilia arranca ( – 21,2%) per colpa del petrolio

Di Redazione / 12 Dicembre 2016

La Sicilia esportava prodotti petroliferi, ma il crollo del mercato ha fatto sì che crollasse anche il dato delle esportazioni che, rispetto allo scorso anno, sono crollate nella nostra isola del 21,2% (e quelle della Sardegna del 21,4%). Ma nei primi nove mesi del 2016 si è registrata una sensibilissima crescita delle esportazioni del Sud Italia che ha raggiunto il 10,6% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. E’ superiore di oltre 20 volte dell’aumento medio nazionale nazionale (che si ferma a +0,5%) e lontana anche dal risultato dell’Italia nord-orientale e centrale (+1,5% entrambe) così come da quello del Nord Ovest (-0,8%). Crollano invece le esportazioni delle Isole (-21,3%). La rilevazione è dell’Istat. Tra le regioni che forniscono un contributo positivo alla crescita delle esportazioni nazionali si segnalano: Basilicata (+76,6%), Abruzzo (+12,1%), Emilia-Romagna (+1,5%), Friuli-Venezia Giulia (+5,5,%), Marche (+5,2%) e Liguria (+8,5%). Tra quelle che forniscono un contributo negativo si evidenziano: Piemonte (-4,9%), Sicilia (-21,2%) e Sardegna (-21,4%).

Nei primi tre trimestri del 2016, l’aumento delle vendite di autoveicoli dalla Basilicata e di mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi, da Lazio, Friuli-Venezia Giulia e Liguria contribuisce positivamente all’export nazionale per un punto percentuale. Nello stesso periodo, la diminuzione delle esportazioni di autoveicoli dal Piemonte e di prodotti petroliferi raffinati dalla Sicilia e dalla Sardegna fornisce un contributo negativo per oltre un punto percentuale alle vendite nazionali sui mercati esteri.

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