Garanti Ue, non spiare social dipendenti

Di Redazione / 24 Luglio 2017

ROMA, 24 LUG – Sì alla possibilità di controlli contro la fuga di dati o la compromissione dei sistemi ma senza spiare le comunicazioni dei dipendenti, sì all’eventuale consultazione dei social network ma limitata ai soli profili professionali, offerta di spazi privati su computer aziendali e servizi cloud per conservare documenti o inviare informazioni personali, non accessibili al datore di lavoro se non in casi eccezionali. Sono alcune delle indicazioni date alle imprese dai Garanti europei della privacy riuniti nel Gruppo “Articolo 29” (WP29), per sfruttare le potenzialità delle reti sociali e delle nuove tecnologie senza violare la privacy del lavoratori. Il documento, che tiene conto sia della normativa vigente sia delle novità introdotte dal Regolamento Ue del 2016 che si applicherà dal maggio 2018, definisce un quadro dei principi fondamentali ed esempi concreti per il corretto trattamento dei dati in ambito professionale.

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