Gli industriali italiani: ‘C’è paura ma non lasciamo l’Ucraina’

Di Redazione / 26 Febbraio 2022

ROMA, 26 FEB – “Siamo scioccati”, “ora c’è tanta
paura”. L’invasione russa è una “evoluzione incredibile” che ha
colto di sorpresa anche chi lavora da anni in Ucraina, gli
industriali italiani: “Eravamo Impreparati. Nessuno voleva
credere che si sarebbe arrivati a questo”, racconta all’ANSA il
presidente di Confindustria Ucraina, Marco Toson, costruttore
padovano con attività a Kiev. “Le famiglie sono rientrate, gli
imprenditori sono rimasti là, a presidiare le aziende, accanto
ai dipendenti. Hanno deciso di non allontanarsi. E’ una scelta
difficile ma gli imprenditori sono gli ultimi ad abbandonare
l’azienda”. Imprese come trincee: gli industriali italiani in
Ucraina oggi vivono l’emergenza, si lavora sui piani per la
sicurezza, ma il pensiero è anche al futuro delle imprese.
“Siamo tutti preoccupati perchè come imprenditori non sappiamo
dove andremo a parare il colpo. Diversi di noi avevano pronti
altri investimenti importanti, anche già finanziati, perché il
mercato ucraino ha avuto una rapida crescita anche l’anno
scorso, durante il Covid. Erano pronti fondi e attrezzature
anche per raddoppiare gli stablimenti. Adesso stiamo vivendo un
momento di di confusione, stiamo vivendo l’emergenza per
aspettare cosa sarà il dopo”.
“Come Confindustria Ucraina abbiamo subito creato una unità di
crisi. Abbiamo aperto un emergency desk per le imprese (numero
di emergenza +39.389.8745065). Stiamo raccogliendo informazioni,
cerchiamo di redarre un piano di di sicurezza”. E “stiamo
facendo uno screening delle aziende, delle diverse situazioni,
per poter avere un report da portare a Roma e, con il presidente
di Confindustria Carlo Bonomi, capire esattamente cosa serve,
cosa sarà possibile fare”.

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