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Salasso superbollo per automobilisti: è costato 1,2 miliardi

Federcarrozzieri: "Ma da tassa anomalie su mercato e squilibri"

Di Redazione |

Gli automobilisti italiani potrebbero presto godere di benefici sul fronte della tassazione, ma pagare di più le polizze Rc Auto. E’ questo il quadro che emerge da due ricerche condotte dall’associazione dei periti assicurativi Aiped e da quella delle autocarrozzerie, Federcarrozzieri. La notizia della possibile abolizione del superbollo circolata negli ultimi giorni è stata accolta con soddisfazione dal popolo degli automobilisti, considerato che in 12 anni la tassa, secondo le proiezioni di Federcarrozzieri, è costata complessivamente circa 1,2 miliardi di euro agli italiani.

Se quindi da un lato i proprietari di auto potrebbero presto tirare un sospiro di sollievo grazie all’eliminazione del balzello introdotto nel 2011, dall’altro brutte notizie arrivano sul fronte dell’Rc auto e dei sinistri stradali. Secondo la denuncia dell’Associazione Italiana Periti Estimatori Danni (Aiped) «l’Intelligenza Artificiale sta progressivamente sostituendo l’attività sul campo dei periti assicurativi: l’utilizzo sempre più diffuso dei sistemi da remoto, perizie in authority, videoperizie e addirittura il crescente ricorso alla IA (intelligenza artificiale) da parte delle compagnie di assicurazioni» non solo «pone seri dubbi sulla compatibilità di tali modalità operative», ma potrebbe addirittura far impennare le tariffe Rc Auto. Per il presidente Aiped, Luigi Mercurio, «i pericoli di tali cambiamenti non sono solo per gli operatori del settore, ma anche per i cittadini e gli assicurati: una perizia svolta da remoto o tramite IA, oppure condotta da operatori non qualificati, non consente di accertare con precisione la complessità di un danno da sinistro stradale. Questo significa che, in caso di sottostima dei danni, l’assicurato riceverà un risarcimento inferiore a quello cui avrebbe diritto. In caso di sovrastima, invece, la compagnia subirà un maggiore costo che sarà scaricato sugli utenti finali attraverso un incremento delle tariffe Rc auto, che negli ultimi mesi, come certifica anche l’Istat, hanno ripreso a crescere». Come contromisura Aiped chiede di prevedere la formulazione di un elaborato peritale che risponda a criteri univoci e condivisibili anche con gli altri attori della filiera come i riparatori e le case costruttrici, nonché la formulazione di un elaborato per la valutazione dei valori commerciali dei veicoli attraverso una ricerca di mercato. Sul fronte del superbollo, invece, Federcarrozzieri rileva come oggi la tassa, che si applica alle auto con motori di potenza superiore ai 185 kW, appaia oggi iniqua e sbilanciata: «Nelle regioni che non prevedono già esenzioni totali di bollo e superbollo per auto elettriche o ibride, le automobili di nuova generazione e con motori ibridi, pur superando abbondantemente i 185 kW di potenza, non sono tenute al pagamento del balzello – spiega il presidente Davide Galli – Il superbollo si applica infatti ai soli motori termici, e non alla parte elettrica. Così ad esempio una berlina plug-in con potenza pari a 360 CV (264 kW) non paga alcun superbollo, perché il suo motore 1.6 a benzina arriva a 200 CV, mentre gli altri 160 CV sono frutto dei motori elettrici».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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