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Luce, gas e benzina “strozzano” le famiglie siciliane: per 600mila nuclei vita troppo cara

 Alfio La Rosa, presidente della federazione in Sicilia, quantifica il “peso” sulle famiglie dei costi spropositati che riguardano anche il "carrello della spesa"

Di Maria Elena Quaiotti |

«La situazione è molto critica. Secondo i dati del Ministero negli ultimi sei mesi l’aumento delle spese a famiglia, a Catania come nelle altre città dell'Isola, si è attestata, in media, a 357,50 euro»: è Alfio La Rosa, presidente Federconsumatori Sicilia, a quantificare il “peso” sulle famiglie dei costi spropositati non solo di energia e gas; «il dato sulla povertà energetica – precisa – ovvero la difficoltà di avere beni energetici per il riscaldamento, il raffreddamento, perfino l'utilizzo degli elettrodomestici, è arrivato al 30%, in sostanza nell'isola 600.000 famiglie su 2 milioni non ce la fanno». Ma sono anche il costo della benzina, nonostante un lieve ribasso, e l'incidenza sul “carrello della spesa”, a contare, «la situazione si aggraverà ulteriormente, e il problema era già esistente, anche sulla grande questione del mancato accesso alle cure».

Insomma, le preoccupazioni non mancano. Ad esempio, sono tante le famiglie che sul fronte dell'energia non hanno ancora aderito al “mercato libero”, «non che non lo sapessimo – testimonia Alfina Pulvirenti – riceviamo di continuo telefonate da call center con proposte di tante società, ma eravamo convinti di avere più tempo, invece ci siamo visti recapitare bollette raddoppiate a gennaio, e triplicate a fine marzo, l'ultima ad esempio è quasi 400 euro, ma è legale? Mi chiedo come faremo a pagarla, in casa lavora solo mio marito, e siamo noi due, stiamo anche attenti a risparmiare, ma non serve a niente». Rincari sono stati applicati anche alle bombole del gas, soluzione scelta dalla maggior parte dei catanesi rispetto alla rete: «Una settimana fa ho comprato la bombola per la stufa, da 15 chili – testimonia Vincenzo Lo Re – l'ultima volta mi era costata 22 euro, ora ho dovuto sborsare 31 euro. Diciamo che per fortuna le temperature sono previste in rialzo».

La confusione, in alcuni casi lo smarrimento, tra i consumatori è palpabile, anche per questo oggi, sottolinea La Rosa, «per la prima volta nella storia venti associazioni aderenti al Consiglio nazionale consumatori e utenti (Cncu, costituito un anno fa) si sono riunite in un’assemblea online contro il “carovita” per elaborare e sottoscrivere le proposte da portare al governo nazionale e alle autorità di vigilanza». 

Si parla di Acu, Adiconsum, Adoc, Adusbef, Altroconsumo, Asso-consum, Assoutenti, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Confconsumatori, Verbraucherzentrale Sudtirol, Casa del consumatore, Federconsumatori, Lega consumatori, Movimento consumatori, Movimento difesa del cittadino, Unc consumatori, U.Di.Con. e Associazione utenti dei servizi radiotelevisivi. Una unica, nuova, grande voce. E proprio oggi alle 15.30 è prevista l'audizione delle associazioni davanti alla Commissione parlamentare d'inchiesta sulla tutela dei consumatori e degli utenti, presieduta dall'on. Simone Baldelli, che tra l'altro ha partecipato all’assemblea di ieri insieme a Stefano Besseghini, presidente Arera (autorità di regolazione per energia, reti e ambiente), e a Giovanni Calabrò, Antitrust, direttore generale Tutela del consumatore. Oltre mille gli accessi al webinar, in una partecipazione senza precedenti che al termine hanno fatto dire a Michele Carrus, presidente nazione Federconsumatori, che «porteremo le nostre proposte in Cncu, poi decideremo anche come agire. D'ora in poi, e la partecipazione all'assemblea lo testimonia, non sarà più possibile prendere provvedimenti in solitudine, emergenziali e provvisori, costosi e inefficienti, salvo poi prorogarli, come è stato fino ad adesso: la voce dei consumatori si alza, e forte. Non vogliamo più assistere impotenti a scelte che ricadono sulle tasche dei cittadini, vogliamo condividere le scelte che ci riguardano».

Tra le proposte che verranno sollevate, sui carburanti «non applicare l'Iva sulle accise e contingentare il carico fiscale alla media europea» e, insieme a energia e gas «liberalizzare il prezzo dalle speculazioni e dalla volatilità dei mercati»; su energia e gas «la riforma degli oneri di sistema che gravano in bolletta, che comprendono voci obsolete o ingiustificate; disporre una sospensione dei distacchi di energia elettrica e gas migliorando gli accordi per la rateizzazione lunga delle bollette; definire la casistica della morosità incolpevole e stabilizzare l'innalzamento della soglia Isee a 12.000 euro per accedere al bonus sociale».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA