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“Dal cortile al Mundial”, epopea di sport e stampa

In un libro di Tassi passione e grandi fatti

Di Redazione |

ROMA, 18 MAG – A quarant’anni dal trionfo del Bernabeu dell’11 luglio 1982 l’epopea di quel Mundial è ancora viva. Giuseppe Tassi, editorialista di QN (il Resto del Carlino, La Nazione, il Giorno) ha deciso di raccontarla alla sua maniera. “Dal cortile al Mundial” (Minerva edizioni), in libreria da qualche giorno, è una storia di passione e di amore per il giornalismo. Una vocazione coltivata nei cortili degli anni Sessanta, imitando il mitico Lev Yashin e culminata con il trionfo di Madrid, narrato nella veste di giovane inviato. Nel mezzo i grandi eventi di quegli anni intensi: il Bologna che vince lo spareggio del ’64 all’Olimpico, la notte di Benvenuti-Griffith, la conquista della Luna, l’indimenticabile corrida di Italia-Germania 4-3. Ma anche la rivolta studentesca del 77 e la strage della stazione di Bologna 1980, documentata nei panni del giornalista. Fino all’epilogo del Mundial ’82, dove il sogno di quel bambino cresciuto nel cortile si realizza come per magia: mentre Rossi firma il trionfo dell’Italia di Bearzot, il presidente Pertini esulta in tribuna con l’orgoglio di un tifoso innamorato. Con una prosa secca e incalzante di taglio giornalistico, Tassi ripercorre quel magico tratto di vita che dall’infanzia lo catapulta fino alla realizzazione del sogno. Lungo la strada incontra personaggi dalla forte personalità come Pietro Mennea e il pugile salumiere Dante Canè. E sullo sfondo aleggia sempre il mondo del giornale, la palestra di professione e di vita dove si compie la dolce parabola che si chiude con l’apoteosi Mundial.

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