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Banca Ifis: nel triennio al 2024 stimati 82 miliardi nuovi npl

Secondo Market Watch attese 35 miliardi transazioni quest'anno

Di Redazione |

CERNOBBIO, 23 SET – Per il triennio 2022-2024 si stimano 82 miliardi di euro di nuovo deteriorato. Rispetto alla previsione dello scorso febbraio, si ipotizza un incremento di 10 miliardi di euro euro di nuovi flussi con un posticipo di 6/9 mesi (picco nel 2023), a causa del persistere – evidenzia il Market Watch di Banca Ifis presentato a Cernobbio – delle criticità dei prezzi su energia, materie prime e beni alimentari unitamente all’incremento dei tassi a seguito della politica monetaria più restrittiva. In particolare quest’anno sono attesi 35 miliardi di euro di transazioni Npl, con il mercato secondario ormai componente di rilievo (30%). Si prevedono – spiega il Market Watch di Banca Ifis presentato a Cernobbio – cessioni di portafogli UtP (inadempienze molto probabili) per 12 miliardi di euro di cui 6 miliardi già finalizzate a metà settembre. Dal 2022 si stima un aumento dello stock Npe (377 miliardi di euro a fine 2024) per l’incremento dei flussi di deteriorato e la riduzione dei tassi recupero, soprattutto su ticket di maggiori dimensioni e crediti secured che richiedono tempi di recupero più lunghi. Dal 2015 al 2022 le banche italiane hanno realizzato un importante risultato di de-risking: con una stima di 357 miliardi di euro di portafogli Npe ceduti (Non Performing Exposures, cioè l’esposizione che un istituto ha verso gli Npl) .

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