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Borsa: Europa a più velocità, bene le banche, giù il greggio

Cina influisce sul lusso con timori Covid. Su le compagnie aeree

Di Redazione |

MILANO, 11 APR – Proseguono a velocità diverse le principali Borse europee a metà seduta, nel 47/o giorno di guerra in Ucraina, mentre i future Usa sono negativi, in attesa dell’apertura dei mercati, che guardano ai dati sull’inflazione in uscita domani e stimata in ulteriore rialzo, oltre che a una serie di interventi di membri della Fed, tra oggi e domani. I rendimenti dei Treasury a 10 anni intanto sono volati ai livelli del 2019. I dati sui prezzi al consumo e alla produzione in Cina a marzo hanno confermato l’inflazione crescente. Tra le Piazze europee la migliore resta Parigi (+0,8%), dopo il primo turno delle elezioni presidenziali. Seguono Madrid (0,1%) e Milano (+0,05%), dove lo spread Btp-Bund ha girato nuovamente in discesa, verso 161 punti e rendimento al 2,395%. In rosso Francoforte (.0,3%) e Londra (-0,2%), che ha registrato il rallentamento della crescita del Pil a febbraio. Meno mosso rispetto a inizio seduta l’oro (+0,04%), sceso a 1.957 dollari l’oncia. Continua la discesa il greggio (wti -3,8%) a 94,4 dollari al barile e col brent a 99,3 dollari. Sostanzialmente stabile il cambio euro dollaro, con la moneta unica scambiata a 1,090 biglietti verdi. L’indice d’area del Vecchio continente, Stoxx 600, cede quasi lo 0,2%. In rialzo molte banche, con un picco per SocGen (+7%), dopo la vendita di attività in Russia a un fondo locale, e forti guadagni ad esempio di Bank of Ireland (+4,1%) e Bnp Paribas (+3,5%), con eccezioni come Banco Bpm (-4,6%), che ritraccia dopo il rally di venerdì con l’entrata di Credit Agricole nel capitale. Vanno in ordine sparso le auto, con rialzi, come per Stellantis (+0,7%) e Volvo (+1,1%), e ribassi, come per Mercedes (-0,7%). Giù il lusso, da Moncler .3,3%) a Hermes (-1,7%) e Lvmh (-0,8%), con nuove paure per la crescita del Covid in Cina, dove il calo tocca anche l’informatica. Male le utility. Nell’industria spiccano i le compagnie aeree, da Iag (+1,2%) a easyJet (+3,2%). In ordine sparso i petroliferi, con rialzi, come per Total (+3,1%), e ribassi, come per Aker (-0,5%) e Equinor (-0,6%).

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