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Borsa: Europa debole guarda a Russia-Ucraina, Milano -1,8%

Pesanti vendite su titoli Stato russi, spread sale a 169 punti

Di Redazione |

MILANO, 21 FEB – Mercati azionari sempre molto deboli sui segnali di guerra dal confine ucraino, ma di qualche frazione sopra i minimi di giornata toccati con lo scivolone dei titoli di Stato russi: senza Wall street chiusa per festività, le Borse di Parigi e di Amsterdam si avvicinano alla conclusione della seduta in calo di due punti percentuali, mentre Francoforte e Parigi perdono l’1,9%, con Milano in calo dell’1,8% nell’indice Ftse Mib. Prova a contenere le perdite Londra, limata dello 0,4%. La corrente di vendite sui listini azionari ha coinciso con il forte rialzo dei Cds (Credit default swap) sui titoli di Stato russi, saliti ai massimi dal 2016 oltre i 300 punti base. Il bond di Mosca a 10 anni vede i suoi rendimenti schizzare di 60 punti base oltre il 10%, segno che i mercati cominciano a ‘scontare’ le sanzioni verso Mosca che seguirebbero a un intervento armato in Ucraina. In leggero rialzo lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 169 punti base. In Piazza Affari il clima è sempre molto volatile ma meno nervoso rispetto al picco di calo del primissimo pomeriggio. Exor (-4,8%) e Stellantis (-2,2%) pur pesanti sono rientrate dall’asta di volatilità, con Cnh che cede il 3,5%. Tra i titoli principali del listino milanese, poco sopra la parità Atlantia e Nexi.

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