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Borsa: Europa peggiora dopo Putin, Milano -1%

Salgono petrolio e gas. Euro poco mosso sul dollaro

Di Redazione |

MILANO, 23 MAR – Le Borse europee peggiorano dopo le dichiarazioni di Vladimir Putin sul pagamento in rubli per le forniture di gas russo. I mercati risentono dei rincari di gas e petrolio mentre si studiano misure per ridurre la dipendenza del Vecchio continente dalla Russia. Gli investitori guardano all’andamento dei negoziati di pace tra Russia e Ucrania mentre prosegue l’intensa giornata sul fronte degli appuntamenti internazionali. L’indice d’area Stoxx 600 cede lo 0,9%. Correnti di vendite a Francoforte (-1,3%), Madrid (-1,4%), Parigi e Milano (-1%), Londra (-0,1%). I listini sono appesantiti dai titoli tecnologici (-1,9%). Male anche le utility (-1,8%), con il prezzo del gas che ha registrato un balzo a 119 euro al Mwh per poi ritracciare a 115 euro. A Londra, invece, il prezzo sale a 279 penny al Mmbtu. Male anche le banche (-1,5%) e le assicurazioni (-0,5%). Vola l’energia (+2,1%), con il petrolio che prosegue a correre. Il Wti sale a 113 dollari al barile e il Brent a 120 dollari. Sul fronte valutario l’euro sul dollaro è poco mosso a 1,0970 a Londra. Si rafforza il rublo pur restando debole rispetto agli scambi precedenti alla guerra in Ucraina. Attualmente per un dollaro servono 100 rubli. A Piazza Affari scivolano le utility con Iren (-2,4%), Hera (-2,9%). Male anche Stellantis (-2,6%) e Nexi (-1,9%). Male le banche con Intesa e Unicredit (-2,3%). Sugli scudi Saipem (+5,9%), alle prese con la manovra di risanamento. Bene anche Leonardo (+2,6%) e Tim (+1,6%).

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