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Borsa: Europa resta negativa con Wall Street aperta debole

Attesa per domani la riunione della Bce.In rialzo petrolio e gas

Di Redazione |

MILANO, 13 APR – Continuano la seduta in rosso le principali Borse europee, dopo l’apertura debole di Wall Street, con i dati Usa sui prezzi alla produzione di marzo oltre le attese degli analisti, il giorno dopo quelli sull’inflazione, che hanno segalato un balzo lo scorso mese, così come quelli del Regno Unito, diffusi stamani. Dati a cui guardano con attenzione gli investitori nel 49/o giorno di conflitto in Ucraina. In Europa, in attesa domani della riunione della Bce, la Piazza migliore è Madrid (-0,01%), seguita da Londra (-0,2), Milano (-0,4%), con lo spread risalito a 160 punti, Parigi (-0,7%) e Francoforte (-1%), con gli istituti economici tedeschi che hanno prospettato un’acuta recessione nel 2023 in caso di stop del gas russo. In lieve salita il prezzo dell’oro (+0,1%) a 1.979 dollari l’oncia. Cresce il prezzo del greggio (wti +1,8%) a102,4 dollari al barile e con il brent a 106,8 dollari. Continua a salire anche il prezzo del gas, con i future in rialzo ad Amsterdam (+2,4%) a 104,7 dollari al MWh, così come a Londra (+0,5%) a 212,2 penny al Mmbtu (unità termica), nonostante la bella stagione in arrivo e con i Paesi europei che stanno valutando eventuali embarghi anche su queste forniture. Sul fronte valutario, continua a scendere il rublo, con il cambio a 82,9 per un dollaro e a 89,7 per un euro, mentre è sostanzialmente stabile il cambio euro-dollaro, a 1,08. L’indice d’area, Stoxx 600, cede oltre lo 0,5%. Pesano le auto, a cominciare da Volvo (-4,3%), e i componenti, iniziando da Faurecia (-2,8%). In negativo i semiconduttori, con esempi come Ams (-2,3%). Vanno in ordine sparso le banche, con molti titoli in rosso, come Banco Bilbao (-0,9%) e Fineco (-1,3%), e alcuni rialzi, come quelli di Banco Bpm (+3,2%), sull’onda lunga dell’entrata di Credit Agricole (-0,7%) nel capitale, Unicredit (+0,6%) e Hasbc (+0,5%). Positivi quasi tutti i petroliferi, a iniziare da Aker (+3,4%) e Equinor (+3,2%).

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