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Borsa: Milano chiude in forte calo (-2,35%), flop Tim (-14%)

Pesanti Banco Bpm e Bper insieme a Eni e Prysmian, bene Cnh

Di Redazione |

MILANO, 03 MAR – Chiusura in forte calo per Piazza Affari (-2,35% a 23.958 punti) nell’8/o giorno di guerra tra Russia e Ucraina, con un primo stop di gas verso la Germania, anche se limitato al 10% del fabbisogno del Paese. In rialzo lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 155,6 punti, con il rendimento annuo dei titoli decennali in crescita di 1,9 punti all’1,568%. Quasi completamente in rosso il paniere dei maggiori titoli del listino, con Tim (-14%) protagonista di una vera e propria disfatta dopo i conti del 2021 e le stime sul 2022 giudicate ‘prudenti’ dagli analisti. Profondo rosso anche per i bancari Banco Bpm (-7,35%), Bper (-5,23%), Intesa (-2,89%) e Unicredit (-2,61%). Non è andata meglio a Eni (-4,57%), con il lieve calo del barile di greggio (Wti -0,4% a 110,16 dollari e Brent -0,12% a 112,81 dollari). Giù anche Prysmian (-3,84%), Enel (-3,49%), Nexi (-3,41%) e Stellantis (-2,81%), insieme al resto del comparto auto in Europa. Pochi i rialzi limitati a Cnh (+1,57%) e Campari (+0,19%). Non è riuscita a tenere Leonardo (-0,13%), spinta nelle sedute precedenti dalla decisione dell’Ue di inviare armi e finanziarne l’acquisto in Ucraina. Ancora debole Pirelli (-1,17%), presente in Russia con due impianti. Tra i titoli a minor capitalizzazione sprint di PIninfarina (+3,93%) e Piaggio (+2,89%), pesante invece il gestore di crediti deteriorati DoValue (-6,65%).

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