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Borsa: Milano debole con Europa, male Stellantis e Unicredit

Pesa anche ipotesi stop gas da Russia verso Paesi occidentali

Di Redazione |

MILANO, 26 APR – Una giornata calma si è conclusa con una consistente corrente di vendite per i mercati azionari europei anche sulle ipotesi di stop della fornitura del gas dalla Russia alla Polonia, con conseguente aumento del prezzo del metano, e la progressiva debolezza della prima parte di seduta di Wall street. In questo contesto, l’indice Ftse Mib ha chiuso in ribasso dello 0,95% a 23.681 punti, l’Ftse All share in calo dello 0,97% a quota 25.917. Peggio hanno fatto Madrid (-1,5% finale) e Francoforte (-1,2%), con Parigi e Amsterdam che hanno invece contenuto le perdite e hanno ceduto mezzo punto percentuale. In tenuta Londra, che ha concluso la giornata di qualche frazione sopra la parità rispetto alla vigilia. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni è rimasto piatto a quota 174 punti base, con un calo del rendimento del prodotto del Tesoro al 2,55%. Sui mercati è stata improvvisa nel secondo pomeriggio l’accelerazione del prezzo del gas, schizzato fino a 107 euro al megawattora, con un aumento massimo del 17% sulle ipotesi di uno stop o comunque di un rallentamento delle forniture dalla Russia verso la Polonia. Il gas sul listino di riferimento di Amsterdam ha poi provato ad assestarsi attorno a quota 100 euro, ma ormai le vendite erano partite. In Piazza Affari i titoli più pesanti tra i principali sono stati così Unicredit, che ha perso il 3,2% anche su un taglio del prezzo obiettivo da parte di Barclays, e Stellantis, che ha ceduto il 3,1% finale. Male anche Diasorin (-2,6%), Exor e Pirelli (-2,5%), con Banca Generali e Nexi che hanno ceduto il 2,3% finale. Calme Tim (-0,7%) e Generali (-0,3%), con Iveco che ha concluso con il contenuto rialzo dello 0,8% dopo aver corso su rialzi superiori al 6% sulla pubblicazione dei conti del primo trimestre. In aumento finale dell’1,1% Prysmian, con Tenaris che ha ben sfruttato la ripartenza del gas ed è stato nettamente il migliore gruppo nel paniere a elevata capitalizzazione della Borsa milanese, segnando una crescita finale del 3,5% a 14 euro.

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