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LA QUERELLE

Camcom, il Tar sospende “di nuovo” il decreto di nomina dei due commissari

Ora non resta che attendere la camera di consiglio che il Cga ha fissato per il 6 aprile, per confermare o meno la sospensione

Di Massimiliano Torneo |

Sospeso “due volte” il decreto di nomina dei commissari delle nuove Camere di commercio (quella di Catania e quella che accorpa Siracusa a Ragusa, Agrigento, Trapani e Caltanissetta). Si è espresso stamattina il collegio della prima sezione del Tar Palermo sul secondo ricorso contro il provvedimento del ministero dello Sviluppo economico, quello presentato dall’”esautorato” (con quelle nomine) presidente della Camcom del Sudest, Pietro Agen, insieme con altri consiglieri (Liberante Sandro Romano, Giuseppe Bulla, Antonio Giampiccolo, Vincenza Agata Privitera, Salvatore Guastella, Salvatore Antonio Christian Politino).

E in ragione del decreto cautelare emesso dal Cga lo scorso 12 marzo (in riforma della sentenza del giorno prima dello stesso Tar), che ha già sospeso il decreto di nomina del Mise dei due commissari, con momentanea rinascita pure della Camcom del Sudest, il Tar ha dunque accolto “interinalmente” l’istanza cautelare proposta dai ricorrenti. Ossia la sospensione delle nomine dei due commissari delle nuove Camcom. Con la motivazione che “non è opportuno discostarsi” dalla decisione del Cga.

Ora non resta che attendere la camera di consiglio che il Cga ha fissato per il 6 aprile, per confermare o meno la sospensione. Mentre il collegio del Tar ha fissato il definitivo esame dell’istanza per il 12 maggio. Va ricordato che il Cga aveva accolto la sospensiva immediata del provvedimento del Mise perché ha ritenuto “provato che il decreto di nomina dei commissari non è stato preceduto da un provvedimento amministrativo di istituzione delle due nuove Camere di commercio”. Valorizzando così sia il fumus del primo motivo dedotto dal legale ricorrente, Agatino Cariola, sia, l’allegato “periculum in mora”.

In pratica la nomina sarebbe arrivata prima dell’istituzione delle stesse CamCom. Per questa ragione pare che il ministero stia pensando di correre ai ripari.

Va dunque momentaneamente a segno anche il secondo “attacco” giuridico-amministrativi contro l’intarsio politico a guida della deputata siracusana Stefania Prestigiacomo che, in forza a un emendamento, aveva portato allo sganciamento delle Camcom di Siracusa e Ragusa da Catania (le tre titolari della Sac). Attesa adesso per la camera di Consiglio del Cga il 6 aprile. A meno di un provvedimento del Mise che istituisca di fatto le nuove Camcom, pensando così di sanare quanto bocciato dai giudici sinora. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA