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Casa: Bankitalia, prezzi stabili ma segnali di ribasso in vista

Incidono guerra e inflazione. Frenano le richieste di mutui

Di Redazione |

ROMA, 17 AGO – Potrebbero presto tornare a calare i prezzi delle case. A prevedere una nuova possibile contrazione è la Banca d’Italia, nel sondaggio congiunturale delle abitazioni, che pur segnalando che nel secondo trimestre dell’anno prevalgono segnali di stabilità dei prezzi, registra anche prospettive in calo per il terzo trimestre. Secondo le valutazioni dei 1.465 agenti immobiliari ascoltati, lo scoppio della guerra in Ucraina e i recenti aumenti dell’inflazione stanno influenzando al ribasso sia il numero dei potenziali acquirenti (per circa il 60% degli agenti) sia i prezzi di vendita delle abitazioni (per circa il 40%). Frenano anche le richieste di mutui: la quota di compravendite finanziate con mutuo ipotecario è scesa al 67,5%, rispetto al 69,7% dello scorso trimestre. Anche i canoni di affitto sono segnalati in lieve rallentamento, con un saldo tra giudizi di aumento e riduzione di poco diminuito, seppur positivo: 20,9% da 22,5%. Il mercato immobiliare continua inoltre a risentire degli effetti della pandemia. Prevale la quota di agenti che valuta come la pandemia stia inducendo, nel complesso, un’espansione della domanda di abitazioni (26,9% in più di chi ritiene che abbia ricadute negative). Al contrario, dal lato dell’offerta, la quota di operatori che ritengono che la pandemia stia determinando una diminuzione dell’offerta di abitazioni è di circa il 10% superiore a quella di chi ritiene ne induca un aumento.

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