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Consob: al top presenza donne nei board, ma sempre poche Ad

Solo in 16 società, 2% dei casi. Poche donne presidente

Di Redazione |

ROMA, 28 MAR – Mai così tante donne nei board delle società italiane ma sono ancora poche quelle che raggiungono i ruoli apicali. A fine 2021, secondo il rapporto Consob sulla Corporate Governance, il 41% degli incarichi di amministrazione nelle società quotate è esercitato da una donna, dato che rappresenta il massimo storico osservato sul mercato italiano. Si conferma però limitato il numero di donne che ricoprono il ruolo di Ad (16 società, rappresentative di poco più del 2% del valore totale di mercato) o di presidente dell’organo amministrativo (30 emittenti, rappresentativi del 20,7% della capitalizzazione complessiva). La Consob spiega che che l’aumento della presenza delle donne negli organi di comando delle quotate si verifica “anche per effetto dell’applicazione delle normative sulle quote di genere”. In generale, si legge ancora, l’ingresso delle donne ha concorso a modificare le caratteristiche dei membri dei consigli di amministrazione, abbassandone l’età media, innalzandone la quota di laureati e aumentandone la diversificazione dei profili professionali. Quanto ai ruoli ricoperti, per le donne nei cda delle quotate prevale il ruolo di consigliere indipendente (tre casi su quattro). Nel 30% dei casi, inoltre, le donne sono titolari di più di un incarico di amministrazione (interlockers), circostanza che si verifica con maggior frequenza rispetto agli uomini. Il dato tuttavia mostra una flessione rispetto all’anno precedente e al massimo raggiunto nel 2019 (34,9% di donne interlockers) a seguito di una crescita significativa nel periodo 2013-2018

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