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Inps: pagamento liquidazione pubblici,da 105 giorni a 5 anni

Per Tfs i tempi dipendono dalle cause di cessazione del rapporto

Di Redazione |

ROMA, 26 AGO – Il trattamento di fine servizio, la cosiddetta liquidazione, dei dipendenti pubblici ha tempi di pagamento diversi a seconda della cause di cessazione del rapporto di lavoro e può andare dai 105 giorni previsti nel caso di decesso del lavoratore o di uscita per inabilità a quasi cinque anni nel caso si sia usciti dal lavoro con la cosiddetta Quota 100 avendo esattamente 62 anni di età e 38 di contributi (essendo quindi lontani quasi cinque anni dai requisiti della riforma Fornero). E’ quanto emerge da una nota di chiarimento dell’Inps sui tempi con i quali si può ottenere la liquidazione. “Nel caso di cessazione del rapporto di lavoro, avvenuta per raggiungimento dei limiti di età o di servizio – si legge – il pagamento va effettuato non prima di 12 mesi dalla data di cessazione dal servizio. In tutti gli altri casi di cessazione del rapporto di lavoro, come per esempio le dimissioni e il licenziamento il pagamento della prestazione spettante sarà effettuato non prima di 24 mesi”. L’Inps ricorda che quando si va in pensione prima di aver raggiunto i requisiti anagrafici o contributivi previsti dalla riforma Monti/Fornero, ad esempio usufruendo del beneficio pensionistico ‘Quota 100’, “i termini per l’erogazione del Tfs decorrono dalla data di raggiungimento del diritto teorico più favorevole (requisito anagrafico o contributivo previsto dalla Monti Fornero, quindi 67 anni di età o 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini, ndr), non dalla data di effettivo collocamento a riposo”. A seconda dell’importo al quale si ha diritto i tempi per l’erogazione complessiva possono arrivare fino a due anni dalla prima erogazione.

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