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Morto Aldo Balocco, l’inventore del panettone mandorlato

Presidente onorario del colosso dolciario, aveva 91 anni

Di Redazione |

MILANO, 02 LUG – E' morto nella notte Aldo Balocco, presidente onorario dell'omonima azienda dolciaria di Fossano (Cuneo). Aveva 91 anni, la maggior parte dei quali dedicati all'azienda che con ha contribuito a far diventare il colosso che oggi tutti conoscono. Fu lui, figlio di un pasticciere, a insistere sulla pasticceria secca e a iniziare la produzione di dolci da vendere all'ingrosso. Dal primo stabilimento, distribuito su quattro piani, con appena 30 addetti, parte la rivoluzione dei Balocco. Le latte piene di dolci, le 'tole' in piemontese, destinate ai grossisti di tutta Italia, sono l'immagine più eloquente del cambiamento che sta avvenendo. Sono gli anni del boom economico, e nella fabbrica di Via San Bernardo, l'embrione della futura Balocco, vengono installati i primi forni a carrello estraibile per panettoni. Per spingere i panettoni oltre i confini di Fossano e della provincia, occorreva superare l'ostacolo della loro conservazione. Nel 1955 Aldo Balocco decide di assumere un giovane lombardo, sfollato a Cuneo negli anni bui della guerra, che aveva lavorato a Milano alla Motta e all'Alemagna, all'epoca due colossi dell'industria dolciaria. Ermanno Crespi, originario di Abbiategrasso, introduce a Fossano la tecnologia della "lievitazione naturale". I due immaginano e progettano un panettone del tutto nuovo: alto come quello milanese, ma glassato come quello basso piemontese. In più ricoperto di mandorle tostate e granella di zucchero. Un mix di Lombardia e Piemonte che sedurrà i palati di tutta Italia. Aldo ne azzecca subito anche il nome: nasce il Mandorlato Balocco, un panettone che diventerà ambasciatore in tutto il mondo dell'azienda di Fossano.

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