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Pnrr, l’allarme dei Comuni siciliani: «Non abbiamo il personale per progettare»

Alvano, segretario generale Anci Sicilia: «Calare le opere in un contesto coerente per evitare sprechi»

Di Giuseppe Bianca |

L’ottimo magari sarà anche nemico del buono, ma in materia di personale da mandare in campo per la progettazione delle opere del Pnrr con 220 miliardi di euro da spendere in tutto il territorio nazionale entro il 2027, la Sicilia che resta alla finestra aspettando soluzioni che non arrivano, arranca preoccupata. Progettare in pochi mesi e spendere velocemente è roba da meccanismi a incastro che combaciano alla perfezione. Non proprio quello che si vede ogni giorno negli enti locali siciliani, come rimarcato nella lettera aperta del sindaco di Bronte, Pino Firrarello, pubblicata ieri su “La Sicilia”. Mario Alvano, segretario generale di Anci Sicilia, che tipo di visione occorre per affrontare il tema della dotazione insufficiente di personale specializzato negli uffici dei comuni siciliani? «Può sembrare un paradosso ma va recuperata quella cornice di serenità in cui i comuni devono operare. Inoltre possiamo farci finanziare le opere più belle e importanti ma se sono sganciate da una logica di sviluppo del territorio non serviranno a nulla. La progettualità va collocata dentro uno schema pianificato. Il tema non è prendere un milione o prenderne dieci ma collocare i soldi all’interno di un percorso coerente».

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