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Prezzi guerra: greggio Usa sotto 90 dollari, gas sopra 200 euro

Cresce anche il grano, metalli in rosso tranne l'alluminio

Di Redazione |

MILANO, 10 AGO – Petrolio e gas contrastati con l’operatività del Piano dell’Ue per ridurre i consumi di metano in vista della stretta invernale dalla Russia. Il greggio Usa, complici le anticipazioni di ieri sulle scorte settimanali di greggio che saranno annunicate in serata, si mantiene sotto quota 90 dollari al barile (Wti -1,29% a 89,35 dollari). Cede l’1,27% il Brent del Mare del Nord, a 95,11 dollari. Corre invece il gas naturale (+5,27% a 202,3 euro al MWh), che si riporta sopra la social dei 200 euro superata in chiusura l’ultima volta lo scorso 2 agosto. Forte rialzo anche sulla piazza di Londra, dove per singola unità termica (Mbtu) vengono chieste più di 4 sterline (+5,46% a 428,43 penny). In crescita anche le quotazioni del grano duro (+1,25% a 869 dollari per unità contratutale da 5mila staia) e di quello tenero (+1,16% a 808,5 dollari). Cedono invece i metalli a parte l’oro, stabile a 1.791,19 dollari l’oncia e l’alluminio (+1,84% a 2.490 dollari la tonnellata). Il ferro lascia sul campo l’1,7% a 724,50 dollari la tonnellata e l’acciaio lo 0,78% a 4.081 dollari la tonnellata.

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