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Rischio default Russia schizza con decreto Putin su bond

Costo Cds segnala probabilità dell'80%, nuovo record storico

Di Redazione |

MILANO, 07 MAR – Nuovo balzo del costo per assicurare i bond governativi russi contro il rischio di un default dopo il decreto approvato dal presidente Vladimir Putin che consente di ripagare in rubli i creditori di obbligazioni in valuta estera. Secondo Bloomberg, che cita i dati di Ice Data services, la principale camera di compensazione per i cds europei, le probabilità di un default implicite nel costo delle assicurazioni sul debito, i cds, hanno toccato il livello record dell’80%. I cds che assicurano 10 milioni di dollari di debito russo per cinque anni costano 5,8 milioni di dollari di commissione iniziale, a cui si aggiungono 100 mila dollari all’anno. La commissione ‘upfront’ chiesta dal mercato la scorsa settimana era di 4 milioni di dollari. Il decreto di Putin consente a Mosca di rimborsare in rubli i bond governativi russi denominati in valute estere nel caso in cui i titolari appartengano a Paesi che hanno sanzionato la Russia. Ma non tutti i regolamenti dei bond in valuta estera offrono questa possibilità: per queste obbligazioni, in caso di pagamento in rubli, si potrebbe verificare un ‘trigger event’, cioè un evento che determina il default e che permette ai titolari dei cds di farsi rimborsare dalla loro controparte. Tra i bond che non consentono il pagamento in rubli figurano alcuni bond in scadenza il prossimo 16 marzo su cui devono essere pagare cedole per 117 milioni di dollari.

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