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Sanità, energia, rifiuti e farmaci: ecco cosa c’è nel Ddl sulla riforma della concorrenza

Il Consiglio dei ministri dovrebbe approvarlo in settimana, in tempo per rispettare la scadenza concordata con Bruxelles nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza 

Di Redazione |

Energia, porti, rifiuti e anche sanità: si preannuncia ad ampio spettro il disegno di legge sulla concorrenza che il governo dovrebbe approvare in settimana in Consiglio dei ministri, in tempo per rispettare la scadenza concordata con Bruxelles nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza. 

La riforma della concorrenza fa parte, insieme alle semplificazioni, di quel pacchetto di riforme «abilitanti» per migliorare il contesto dell’attività economica e premere sulla ripartenza dell’economia. E dopo avere approvato una sola legge nel 2015 (e chiusa nel 2017) l’Italia si impegna ora ad approvarne una ogni anno, con un programma dettagliato di interventi. 

 Il testo è ancora in via di definizione e ha tratto diversi spunti dell’Antitrust che a fine marzo aveva colto l’invito del presidente Mario Draghi e indicato in un documento tutti i punti su cui era più urgente intervenire. Non tutti i temi saranno affrontati subito ma un primo indice sarebbe stato composto e fonti di governo assicurano che su diversi capitoli già si sono raggiunte delle intese di massima: il menù dovrebbe prevedere gare per le concessione delle aree demaniali portuali, misure sulle concessioni per la distribuzione del gas naturale ma anche, in materia di energia, un intervento per la liberalizzazione della vendita di energia elettrica che sia accompagnato, però, dalla tutela dei clienti vulnerabili.

Tra i capitoli che saranno affrontati anche l’accelerazione per l'impianto di colonnine di ricarica per le auto green.   Un’altra voce di peso riguarderà le procedure per le autorizzazioni per gli impianti di smaltimento dei rifiuti che avranno «tempi certi» (probabilmente non oltre i 15 giorni). 

 Ampio spazio sarà dato anche al comparto dei farmaci, affrontando il tema della distribuzione, ma si dovrebbe rimettere mano anche alla disciplina dei farmaci bio-similari e alla rimborsabilità dei farmaci equivalenti. Novità dovrebbero arrivare anche per i criteri di scelta della dirigenza medica, come le commissioni esaminatrici che saranno extra-Regione. 

 Questo primo disegno di legge sulla concorrenza non dovrebbe affrontare la questione del trasporto pubblico locale, mentre sul fronte degli altri servizi pubblici locali dovrebbe arrivare una delega per il riordino attraverso un decreto attuativo da emanare entro 6 mesi dall’ok alla legge, che potrebbe prevedere l'adozione di un testo unico.   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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