Economia
Tim porta Kkr allo showdown, vuole offerta concreta
Avanti con piano Labriola e negoziato con Cdp
MILANO, 14 MAR – Tim porta Kkr allo ‘showdown’, apre al fondo ma vuole che scopra le carte. Il cda si è riunito nel tardo pomeriggio per valutare, insieme al comitato ad hoc di consiglieri indipendenti, l’analisi degli advisor e la comparazione con il piano industriale presentato dall’ad Pietro Labriola. Una discussione ‘accesa’ e posizioni contrapposte, la ricerca di una soluzione condivisa ma punti di partenza lontanissimi, da una parte Vivendi dall’altra i rappresentanti degli investitori istituzionali. Si è conclusa con un voto all’unanimità che dà mandato al presidente Salvatore Rossi e all’ad Pietro Labriola di avviare con Kkr un’interlocuzione “formale e ulteriore rispetto a quelle già intraprese informalmente nei mesi scorsi dai consulenti” per avere “informazioni per valutare l’attrattività e la concretezza della potenziale offerta da un punto di vista finanziario e industriale” e definire “un periodo e perimetro limitati per lo svolgimento di una due diligence di natura esclusivamente confirmatoria”. Quattro mesi fa Kkr era disponibile a un’opa a 0,505 euro per azione su un titolo che valeva 0,33 euro ma voleva avere il tempo, quattro settimane, per una verifica della congruità del prezzo e per sondare il terreno con le istituzioni. Ora il titolo ne vale 0,29 e non è detto che la discussione riparta dalle stesse basi, dopo la svalutazione e un mercato delle tlc ancora sotto pressione. Il cda, che il 2 marzo ha approvato sempre all’unanimità il nuovo piano industriale, su questo non si smentisce: lo vuole “eseguire” e “procedere all’esplorazione e allo sviluppo del progetto in discontinuità, attraverso la riorganizzazione delle attività del gruppo e una possibile integrazione con Open Fiber, coltivando il negoziato con Cdp e le necessarie interlocuzioni con le Autorità”. Supportato dai pareri degli advisor finanziari, Mediobanca e Vitale, il l cda “conferma la convinzione che vi sia in Tim un valore inespresso che deve essere tenuto in debita considerazione nel valutare qualunque opzione alternativa alla realizzazione del Piano Industriale”.