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Wartsila:legale,dl Aiuti ter non interviene su illegittimità

'In sostanza non cambia ricorso Regione contro azienda'

Di Redazione |

TRIESTE, 17 SET – “Rispetto all’esposto presentato dalla Regione Friuli Venezia Giulia” in merito alla procedura avviata da Wartsila per la chiusura della produzione nello stabilimento di San Dorligo della Valle “non ci sono cambiamenti sostanziali” con l’inasprimento delle norme sulle delocalizzazioni approvato nell’ambito del decreto Aiuti ter. Lo ha detto Adalberto Perulli, giuslavorista che ha redatto il ricorso presentato dalla Regione Fvg contro la procedura di Wartsila. “La Regione – ha osservato a margine del Convegno nazionale degli Avvocati giuslavoristi italiani, oggi a Trieste – ha soprattutto fatto valere dei profili di illegittimità costituzionale della normativa. Ho letto solo velocemente l’emendamento” al decreto, “ma non mi sembra che questo inasprimento sia tale da far venir meno i profili di illegittimità costituzionale che abbiamo sollevato, c’è solo un inasprimento della sanzione in caso di licenziamento”. “Secondo me – ha aggiunto – non viene superato il profilo di illegittimità”. “Le aziende multinazionali – è il suo ragionamento -hanno a budget somme enormi per il licenziamento dei lavoratori. Non è inasprendo la sanzione economica che si influisce sulla decisione della chiusura dello stabilimento. Bisogna arrivare a un veto istituzionale, che, sulla base di una analisi delle ragioni per cui la multinazionale decide di chiudere uno stabilimento, valuta se questa ragione è valida o meno, altrimenti è solo una monetizzazione di una libertà assoluta arbitraria di decidere, che non influisce nella sostanza. Questa è la posizione della Regione”. Il 21 settembre le organizzazioni sindacali attendono una decisione del giudice del lavoro del Tribunale di Trieste sul ricorso per condotta antisindacale contro la procedura di Wartsila. “Siamo molto convinti delle nostre ragioni”, ha detto l’avvocato Vincenzo Martino, che le rappresenta. L’esito, ha sottolineato, “non si saprà il 21 settembre perché nel ricorso ex art 28 non c’è lettura del dispositivo. Il giudice si riserva e poi scrive il provvedimento che è depositato in cancelleria qualche giorno dopo. Quindi ci sarà ancora da attendere, ma dovrebbe essere una questione abbastanza veloce”.

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