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Renantis, ‘possibile rialzo dei prezzi dell’energia in estate’
Allarme siccità dopo il calo registrato nel 1/o trimestre
MILANO, 27 APR – Allarme siccità sui prezzi dell’energia, che potrebbero invertire la rotta in estate dopo il calo del 50% del gas nel primo trimestre. E’ quanto si legge nel tradizionale ‘Rapporto sull’energia’ di Renantis, già Falck Renewables, pubblicato ogni 3 mesi. Tra le cause della possibile inversione di rotta, secondo Renantis, la siccità, con le implicazioni sulla produzione di energia idroelettrica. “La dinamica in discesa dei prezzi del gas – spiega Renantis – ha influenzato anche quella dell’energia elettrica, con prezzi che si sono rivelati più bassi delle attese anche per la ridotta domanda termica e industriale”. Per il prossimo inverno, il livello raggiunto dagli stoccaggi di gas in Europa, pari al 55% allo scorso 31 marzo, faciliterà il processo di approvvigionamento per il quarto trimestre 2023 e l’inizio del 2024. Le quotazioni però restano “molto sensibili alle notizie di mercato, come il taglio della produzione di petrolio da parte di Opec”. Per la prossima estate invece Renantis vede un “elevato potenziale rialzista a causa della carenza di acqua che condizionerà la produzione di energia elettrica a partire da fine maggio”. In ogni caso nel corso del primo trimestre il Pun, il prezzo di riferimento dell’energia elettrica rilevato sulla borsa elettrica italiana, ha ripreso, secondo Renantis, “un trend in diminuzione”, nonostante che i prezzi siano ancora superiori alla soglia dei 100 euro a MWh. A marzo per esempio ha raggiunto i 136,3 euro al MWh, rispetto ai 308,7 stesso mese nel 2022, con una diminuzione di oltre il 55%.