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Rete unica, Palermo (Cdp) “Ricetta per un capitalismo paziente”

Di Redazione |

ROMA (ITALPRESS) – “Questa non é la nuova via italiana al capitalismo misto, pubblico e privato. Questo é il capitalismo paziente che investe lí dove ci sono i fattori per lo sviluppo. È nel dna della Cassa, da 170 anni: abbiamo dotato il Paese delle principali reti e infrastrutture, dalle scuole agli ospedali, dagli acquedotti alle strade, dalle reti elettriche a quelle del gas, e siamo azionisti delle principali societá strategiche. Bene, oggi il fattore decisivo per lo sviluppo é la connettivitá: il nostro compito é esserci”. Lo dice l’amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti, Fabrizio Palermo, in un’intervista al quotidiano La Repubblica, in merito all’intesa con Tim sulla costituzione della societá per la rete unica di telecomunicazioni a banda larga. “Un investitore paziente come la Cassa non puó che promuovere progetti di questa natura – spiega Palermo -. Il ruolo di un soggetto come la Cdp é quello di garante della stabilitá della societá che sta nascendo e degli investimenti infrastrutturali. Parlerei di capitalismo paziente e spesso permanente, come dimostra la nostra presenza nella Snam e in Terna”. L’obiettivo temporale per la realizzazione della rete ultraveloce per l’ad di Cdp “é molto piú vicino a due anni. Cinque anni sono troppi. Puntiamo a una forte accelerazione perchê non é affatto banale l’integrazione delle reti e bisogna superare l’esame delle Autoritá di controllo, nazionali ed europea”. “La rete in fibra impatta sui diritti fondamentali dei cittadini e sulla competitivitá delle imprese. Quindi penso che sia normale il ruolo della politica, visto che c’é in ballo un interesse pubblico – sottolinea Palermo -. Il consiglio di Cdp peraltro risponde al Tesoro e anche alle Fondazioni bancarie che sono azioniste di minoranza. La formazione del cda della Cassa é molto particolare, con il direttore generale del Tesoro, un rappresentante della Corte dei conti e uno della Ragioneria generale dello Stato, oltre alle Fondazioni. Resta il fatto che operiamo secondo criteri privatistici”. (ITALPRESS). sat/red 01-Set-20 08:32

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