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“Terremoto” alla Gesap: Schifani critica la governance dell'aeroporto di Palermo, l'Ad Vito Riggio si dimette

Sullo sfondo le sollecitazioni della Regione sulla privatizzazione dello scalo di Punta Raisi

Redazione La Sicilia

04 Aprile 2025, 12:24

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Terremoto alla Gesap, la società di gestione dell'aeroporto di Palermo, dove l’amministratore delegato Vito Riggio, ha annunciato le sue dimissioni dopo le dichiarazioni del presidente del Governatore.

«Leggo che il presidente Schifani ha lamentato la mancanza di una visione strategica da parte della governance della Gesap - ha detto Vito Riggio. Considero questo giudizio del tutto improprio, sbagliato e infondato ma per quanto mi riguarda mi appresto a proporre le mie dimissioni non più da amministratore delegato ma anche da consigliere d’amministrazione. Ringrazio il sindaco e il presidente della Regione perchè mi hanno consentito di fare qualcosa per una città difficile come Palermo».

«Nessuno mi ha detto niente - ha aggiunto Riggio -prendo atto del comunicato del presidente. Non capisco perchè dopo due milioni di passeggeri in più e dopo una richiesta di ritorno alla guida della società che mi è stata fatta pubblicamente ha cambiato opinione. E’ del tutto legittimo così come è legittimo che io riprenda la mia libertà, del resto sono pensionato. Avevo voglia di aiutare Palermo a trovare un socio industriale, pare che non lo si voglia o non si possa e quindi trovino qualcun altro».

Riggio, che nell’ottobre scorso si era già dimesso da amministratore delegato, esclude di poterci ripensare: «Non possiamo continuare a giocare, quelle erano dimissioni per avere delle rassicurazioni sul processo di privatizzazione che sono venute solo a parole ma non nei fatti. Faccio gli auguri a chi verrà dopo di me e mi ritiro in buon ordine essendo disponibile sempre a dare una mano, ma ovviamente a condizioni diverse da quello che ho trovato».

Questa mattina Schifani aveva detti che «le ultime dichiarazioni del vertice della Gesap evidenziano una preoccupante assenza di visione strategica. Il nostro intervento sull'abolizione dell’addizionale comunale per i soli scali minori, ancora tra l'altro in fase di elaborazione, non è casuale: è una scelta mirata in un’ottica di sistema, pensata per potenziare i collegamenti aerei e incentivare i flussi turistici all’interno di una strategia complessiva di sviluppo di tutta la Sicilia. E questo senza arrecare alcun danno agli scali principali».

«Il governo regionale, pur non detenendo quote nell’aeroporto di Palermo - aveva detto ancora il presidente Schifani - non resterà a guardare. Metteremo in campo da subito un’azione decisa di moral suasion per favorire un necessario, quanto urgente, rinnovamento, totale o parziale, della governance della Gesap. Serve una guida all’altezza delle sfide che il nuovo contesto economico internazionale ci impone, a iniziare dal processo di privatizzazione così come sta già facendo l’aeroporto di Catania».

«Al contempo - aveva concluso - auspico che si proceda immediatamente alla nomina di due figure chiave di Gesap: il direttore generale e il responsabile delle risorse umane. La loro assenza sta già rallentando i processi decisionali e rischia di compromettere gli investimenti da 14 milioni di euro, per l’ulteriore ampliamento del terminal, che il mio governo ha destinato nell’ambito del Fondo per lo sviluppo e la coesione. Non possiamo permetterci ritardi, né tentennamenti, che rischiano di far perdere le somme stanziate, con la conseguente restituzione al ministero».