Ucraina: critiche a Nestlé, ‘in Russia solo beni essenziali’

Di Redazione / 21 Marzo 2022

MILANO, 21 MAR – Nestlé risponde alle critiche per
non aver interrotto le sue attività in Russia dopo l’invasione
dell’Ucraina, rilanciate sabato scorso dal presidente Volodymyr
Zelensky che, collegatosi a una manifestazione contro la guerra
in corso a Berna, ha ricordato lo slogan della multinazionale
(‘Buona vita. Buon cibo’) per criticarne il rifiuto “di lasciare
la Russia” persino ora “che ci sono minacce ad altri Paesi
europei” e “un ricatto nucleare” da parte di Mosca.
“Abbiamo significativamente ridotto le nostre attività in
Russia: abbiamo fermato tutto l’import e l’export dalla Russia,
ad eccezione dei prodotti essenziali. Non facciamo più
investimenti né pubblicizziamo i nostri prodotti. Non facciamo
profitti dalle nostre restanti attività. Il fatto che, come
altre società alimentari, riforniamo la popolazione con
importanti alimenti non significa che continuiamo come prima”,
ha dichiarato un portavoce di Nestlé.
La multinazionale svizzera non è la sola ad essere finita nel
mirino di Zelensky per non aver tagliato i ponti con Mosca. Tra
i gruppi espressamente criticati dal presidente ucraino figurano
banche come Socgen, produttori di beni di largo consumo come
Unilever, il colosso della chimica Bayer e quello farmaceutico
Sanofi.
“Sosteniamo tutti gli sforzi per mettere fini alla guerra e
ritornare alla pace nella regione – ha detto ancora Nestlé -.
Stiamo facendo il possibile in Ucraina e nei Paesi vicini per
aiutare ad alleviare questa catastrofe umanitaria. I nostri
colleghi in Ucraina stanno facendo tutto quello che possono per
aiutare la popolazione con donazioni di cibo. Siamo una della
poche aziende alimentari attive in Ucraina e in alcuni casi
riusciamo persino a distribuire cibo a Kharkiv”.

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