Ucraina: Moody’s, crescita Pil G-20 scende a 3,6% nel 2022

Di Redazione / 07 Aprile 2022

MILANO, 07 APR – L’invasione russa dell’Ucraina sta
causando uno shock dei prezzi delle materie prime e dell’offerta
che porterà a tassi di interesse più elevati e a una crescita
più lenta, aumentando i rischi per le banche e altre istituzioni
del settore finanziario. Lo afferma un report di Moody’s
Investors Service.
“Nello nostro scenario di base la crescita del Prodotto interno
lordo per le economie del G-20 sarà del 3,6% nel 2022, in calo
rispetto alla nostra previsione del 4,3% di febbraio”, spiega
Olivier Panis, vicepresidente senior di Moody’s. “La crescita
scenderà ulteriormente al 3% nel 2023 e potrebbe essere ancora
minore in uno scenario al ribasso, ipotizzando un brusco arresto
delle esportazioni di petrolio e gas in Europa dalla Russia, una
stretta di liquidità e una diffusa recessione economica”,
aggiunge Panis.
“Le banche nei Paesi baltici e del Commonwealth sono le più
esposte agli effetti di ricaduta del conflitto militare e
dispongono di riserve limitate per assorbire l’impatto se si
prolunga”, aggiunge il report di Moody’s, mentre “le banche
europee, africane e turche, i noleggiatori di aerei, le
assicurazioni del ramo danni, chi concede mutui ipotecari
residenziali non bancari statunitensi e le società di sviluppo
del business sono a più alto rischio negli scenari al ribasso”.
Le banche nordamericane e asiatiche appaiono invece meno
coinvolte dai rischi aperti dalla crisi ucraina.

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