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Una nascita non basta, ma è da qui che si comincia

Il messaggio dell'editore de La Sicilia

Salvatore Palella

01 Giugno 2025, 11:14

Una nascita non basta, ma è da qui che si comincia

Il 27 maggio è nato mio figlio Benjamin Thomas. Il terzo. Ogni figlio che arriva porta con sé una gioia immensa, ma anche un senso profondo di responsabilità. Non verso noi stessi, ma verso il futuro.
Viviamo in America per seguire il mio lavoro, ma Benjamin è anche figlio della Sicilia. Mezzo siciliano per nascita e, forse un giorno, anche per scelta. Non escludo che possa vivere parte della sua vita lì, da figlio del mondo, portando con sé ciò che imparerà altrove - esperienze, visioni, competenze - per restituirle a una terra che ha ancora tanto da dare.

Oggi fare figli è controcorrente. In un tempo in cui molti rinunciano, per paura o per comodità, mettere al mondo una nuova vita è un atto di fiducia. È dire: io ci credo.
La mia generazione ha il dovere di reagire al declino demografico che colpisce l'Italia, e la Sicilia più di ogni altra regione. Non ci può essere crescita, né rinascita, senza nuove generazioni. La Sicilia non ha bisogno solo di investimenti o riforme: ha bisogno di bambini, di famiglie, di futuro.

Benjamin nasce in un tempo fragile, ma pieno di opportunità. Tocca a noi trasformarle in realtà. Come padre, come siciliano, sento che ogni bambino è una promessa da onorare. E ogni promessa è una sfida che vale la pena accettare.

A mio figlio Benjamin, che con la sua nascita ha allargato il mio cuore e rafforzato il mio senso del dovere. Che la tua vita sia piena di gioia, libertà e responsabilità. E che tu possa essere, un giorno, parte viva del futuro di questa terra che ha bisogno di sogni, di coraggio e di bambini come te.