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Catania, l’amarezza degli outsider: «Una città senza memoria che col voto ha premiato la politica che l’ha distrutta»

«Ai catanesi piace così, poi non dovranno lamentarsi». «Astensionismo alle stelle, ora la politica ne deve tenere conto» Il candidato di De Luca: «Sbarramento lontano, ma mi sono difeso bene»

Di Redazione |

L’“altra politica” non è riuscita a scalfire il muro quasi invalicabile dell’astensionismo di una città insieme arrabbiata e rassegnata, a convogliare possibili alternative, voti mai espressi e consensi nei seggi delle periferie assediate dai rifiuti, del centro storico invivibile e senza regole, delle scuole disertate dai bambini dei quartieri a rischio con strade al buio e disseminate di buche.

Catania è questa, nel bene che pure c’è e nel male, e dunque sarà la “solita” politica a tentare l’impresa di risollevare la città e la fiducia dei catanesi – mentre le liste a sostegno dei cinque outsider restano ampiamente al di sotto della soglia di sbarramento del 5% per entrare in Consiglio, a eccezione di quelle che appoggiano Gabriele Savoca, che viaggia poco sopra il 5%, e mentre per loro, i cinque scesi in campo contro sistema e logiche di partito, è il momento di un bilancio che si sperava diverso.

Savoca

«Il popolo ha scelto – dice il candidato di Sud chiama Nord Gabriele Savoca – vedremo ora se Trantino, al quale ho fatto gli auguri, agirà in continuità con Pogliese o se riuscirà ad amministrare la città. I dati sono in evoluzione, al momento il mio 4% è lontano dalla soglia di sbarramento del 5% per entrare in Consiglio, penso comunque di essermi difeso bene visto che ho fatto la mia corsa da solo».

Zappalà

«Questa città non ha memoria – commenta con amarezza il candidato sindaco Lanfranco Zappalà – altrimenti non avrebbe premiato il centrodestra che l’ha distrutta. In base ai risultati che si profilano ai catanesi piace la spazzatura per terra, il verde non curato, la viabilità nel caos, ma se questa è la loro volontà non dovranno poi lamentarsi».

Giuffrida

Amaro anche il commento dell’altro outsider, Giuseppe Giuffrida, che ha incentrato sul tema della legalità la sua campagna elettorale: «Non mi aspettavo sinceramente un astensionismo così elevato di cui bisogna prendere atto, un segno di rabbia di cui i partiti dovranno tenere conto. Noi saremo vigili, per il nostro movimento è stato un punto di partenza, abbiamo anche avuto dei riscontri e da adesso ci struttureremo sul territorio, con l’impegno di monitorare l’attività dell’amministrazione affinché non ripercorra i soliti trend, in particolare terremo i fari accesi sulla legalità, sul contrasto alla dispersione scolastica e sulla cultura». Giuffrida si definisce un “artigiano” della politica e osserva come neanche la sollecitazione a votare dell’arcivescovo Luigi Renna abbia fatto effetto sui troppi astenuti. «Neanche questo è servito – aggiunge – la mia paura è quella di una città del tutto rassegnata, cosa che sarebbe drammatica».

Lipera

L’altro candidato, Giuseppe Lipera, annuncia per domani alle 10 una conferenza stampa nella sede del Movimento Popolare Catanese di via D’Annunzio 79 per un’analisi sul voto. «Per adesso posso dire solo di essere molto rammaricato per il dato sull’astensionismo – afferma – ho fatto di tutto per convincere i catanesi a votare, ma questo messaggio non è passato».

Drago

«Mi auguro che il nuovo sindaco faccia qualcosa perché la città non può peggiorare più di così – afferma il quinto outsider, Vincenzo Drago – i catanesi sembrano non avere più sensibilità al dolore, ma questo potrà durare finché bene o male si potrà mettere un piatto in tavola, quando per la crisi del lavoro verrà a mancare anche quello sarà la delinquenza a scendere in campo. Noi outsider non ci conoscevamo, magari per questo non abbiamo dialogato, ma in futuro chissà, reputo comunque positiva un’esperienza che mi ha permesso di dialogare con i catanesi sui problemi della città e senza politichese. Non mi aspettavo un’astensione a questi livelli, domenica mattina c’era la via Etnea piena di gente che passeggiava come se niente fosse».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA