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L'ANALISI

Elezioni: Catania (e provincia) roccaforte del centrodestra, area progressista ai minimi storici

A Biancavilla addirittura c'è il centrodestra più forte d’Italia con percentuali che superano l'80%. Pd e M5s non pervenuti

Di Alfredo Zermo |

Questa tornata di elezioni amministrative ci consegna una Sicilia sempre più pendente a destra. Il vento che soffia a livello nazionale e europeo sferza anche l’Isola e spazza via soprattutto l’area progressista con Pd e M5s ai minimi storici nonostante il recente impegno di Elly Schlein per sostenere a Catania il candidato Maurizio Caserta e il tour elettorale dell’ex premier Giuseppe Conte.

Exploit di Fratelli d’Italia

Ma Catania ormai è una roccaforte del centrodestra se si pensa che dal 2018 (anno dell’elezione di Salvo Pogliese) al trionfo di Enrico Trantino non ha fatto altro che crescere e crescere. Soprttutto il partito della Giorgia Meloni, ma non solo. «Una tornata elettorale che non possiamo che definire storica per Fratelli d’Italia a Catania e provincia – ha detto il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia di Catania, Alberto Cardillo -. Saranno in totale oltre 100 gli amministratori tra consiglieri comunali, di municipalità, assessori e sindaci con in tasca la tessera di Fratelli d’Italia, che andranno a rappresentare i nostri elettori, e i cittadini tutti, nei 19 comuni andati al voto nella nostra provincia».

«Ringrazio il nostro responsabile dell’organizzazione Giovanni Donzelli, la nostra classe dirigente nazionale, regionale, provinciale, i nostri deputati, ogni singolo candidato, coordinatore di circolo e ogni militante – aggiunge – per il contributo dato nella più difficile delle elezioni qual è quella delle comunali, dove tanto conto il radicamento territoriale e il lavoro fatto negli anni. Il risultato plebiscitario di Enrico Trantino a Catania e della lista di Fratelli d’Italia, prima assoluta, fanno da sintesi agli altri grandi risultati ottenuti in provincia. Non posso non sottolineare le fantastiche affermazioni di Gravina, Biancavilla e Mineo dove i nostri sindaci uscenti Giammusso, Bonanno e Mistretta sono stati rieletti a furor di popolo. Altrettanto eccezionali risultati di Belpasso e Riposto, dove Fratelli d’Italia è stato determinante per l’esito finale e vittorioso degli amici Carlo Caputo e Davide Vasta. Anche tra i comuni più piccoli – osserva Cardillo – risaltano i grandi risultati di San Cono e Sant’Alfio, dove eleggiamo una decina di consiglieri oltre ad essere anche qui fondamentali per la vittoria dei neo sindaci Cono Calaciura e Alfio La Spina. Soddisfatti anche per il risultato di Acireale, dove con Nino Garozzo ce la giocheremo per vincere al ballottaggio».

Il centrodestra più forte

A Biancavilla addirittura c’è il centrodestra più forte della Sicilia (e forse d’Italia). Il sindaco uscente Antonio Bonanno ha ottenuto l’81,4%. Le 8 liste che lo appoggiavano hanno fatto di più: 88,5%. Al Consiglio comunale la maggioranza pro-Bonanno ha quasi fatto strike: 15 consiglieri contro 1 soltanto del Pd. Il candidato sindaco del Pd, Ingiulla, non supera quota 20% e non ottiene nemmeno il seggio per “diritto di tribuna”

Anche la Lega esulta

Esulta anche il partito di Matteo Salvini. «Con i dati ormai consolidati – scrivono , in una nota congiunta, la deputata nazionale, Valeria Sudano, e il parlamentare regionale, Luca Sammartino – possiamo affermare che con le due liste messe in campo, Prima l’Italia e il Quadrifoglio, il nostro partito è abbondantemente il primo in provincia di Catania».

«Quattro sindaci eletti, decine di consiglieri comunali – aggiungono i due esponenti della Lega – con percentuali nettamente superiori alle due cifre in tutti i Comuni chiamati al voto. Un risultato arrivato grazie al grande sforzo di un gruppo umano e politico che condivide un modo di fare politica legato alla presenza costante, all’ascolto e al confronto. Un impegno che oggi ci vede protagonisti nel Parlamento nazionale e nel governo regionale con l’obiettivo di trovare le soluzioni più idonee a creare le condizioni per lo sviluppo della nostra meravigliosa terra di Sicilia».

La coalizione giallorossa

Se si esclude il discreto risultato di Renata Giunta a Siracusa (comunque arrivata terza e fuori dal ballottaggio), Pd e M5s non sono praticamente pervenuti. Perché anche a Trapani, dove ha vinto Giacomo Tranchida (che ha la tessera dei Dem), lo stesso neo sindaco ha sottolineato: «Ragiono con la mia testa e con le mie idee, non ho padrini né padroni, compresi quelli del Pd». E la vittoria infatti è arrivata senza il simbolo del Pd. A Catania finisce anche l’era Bianco, la lista presentata dal 4 volte sindaco della città etnea non supera lo sbarramento del 5%.

Antonio Rubino, della direzione nazionale dem, parla di «una vera e propria catastrofe elettorale», nell’Isola. Ma dal segretario regionale non è ancora arrivato alcun commento sulla disfatta.

Il M5s e l’astensionismo

Il leader del M5s in Sicilia Nuccio DI Paola ha provato a fare un mea culpa per il netto calo di consensi ma dando la colpa alla fuga dalle urne: «Nelle amministrative non abbiamo mai brillato – ha scritto su Facebook – ma in Sicilia il trend rispetto al risultato nazionale è sicuramente migliore anche in ottica di coalizione. Inutile nasconderlo il vero vincitore è l’astensionismo, cioè la sconfitta di tutta la politica».

«Agli attacchi e critiche contro il M5s francamente ci siamo abituati, non è la prima e non sarà l’ultima volta. Attacchi e critiche che spesso arrivano da chi con zero coerenza ha lasciato il M5s. A tutti loro abbiamo sempre risposto con vera coerenza e impegno – aggiunge Di Paola – La linea del M5s è segnata: quella dell’apertura alla società civile (come a Licata, dove con il nostro candidato sindaco raggiungiamo il 32,10% e come lista raggiungiamo l’11,74%) e del sempre più forte radicamento sui territori, anche grazie alla recente nomina dei referenti provinciali e l’avvio dei gruppi territoriali. Non ci fermiamo, continuiamo con ancora più forza, passione e perseveranza insieme al presidente Giuseppe Conte, che non smetterò mai di ringraziare, per costruire la nostra visione di Sicilia alternativa al centrodestra. #lAltraSicilia è possibile e la continueremo a costruire tutti insieme con il M5s».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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